domenica 25 settembre 2016

Razzismo ed ipocrisia


Prendendo le distanze da qualsiasi ideologia politica, non posso basare le mie analisi che sul buon senso, il criterio che dovrebbe guidare tutte le nostre scelte. Certo bisognerebbe prima accordarsi sul significato preciso di questa virtù ma credo di non allontanarmi troppo dalla sua traduzione ideale se affermo che si tratta solo di effettuare delle scelte che avvantaggino chi le opera senza arrecare alcun danno al prossimo.

Sotto questa luce, noto purtroppo che la maggioranza delle persone affette da patologie mentali la cui desinenza è -ismo, come patriottismo, razzismo, comunismo, fascismo, nazismo, negazionismo, complottismo, ecc. ha serie difficoltà ad interpetrare lucidamente la realtà senza filtrarla ideologicamente.
Ma è anche noto che chi non ha idee (personali) si procura un'ideologia per
compensarne la mancanza
Prima di andare avanti nel discorso, preciso che per quanto riguarda le ultime due patologie citate, io le intendo nell'accezione letterale ovvero:
- negazionismo: intendo la negazione patologica, ad oltranza di un'evidenza più che dimostrata e dimostrabile. I primi esempi che mi vengono in mente, molto gettonate in rete, riguardano le operazioni di modificazione climatica in corso e la sfericità della Terra che nonostante l'evidenza si ha il coraggio di mettere in dubbio;
- complottismo: è per me l'appoggio incondizionato a chi ordisce e mette in atto complotti epocali, tanto grandi che la maggior parte della gente non riesce a cogliere nel loro grande disegno. E' una malattia curabile allontanandosi dal proprio punto di vista condizionato da dogmi ed ideologie: entrambi impediscono di avere una visione reale delle cose. 

Applichiamo tutti questi concetti al problema generato dall'immigrazione forzata ed incontrollata che sta subendo il nostro Paese.
Chi trae beneficio dal grosso affare che questo fenomeno ha creato, non perde occasione per accusare di razzismo gli italiani che vorrebbero solo ed unicamente appicare delle regole di buon senso.
Certo la convenienza spinge molte persone a "prostituirsi" ricavando un utile individuale o elitario ai danni della società civile, questo lo capisco: non a caso, le operazioni in corso sono organizzate e godono di finanziamenti provenienti nientemeno che da George Soros, un uomo talmente potente da essere in grado di creare e distruggere interi Stati - se non continenti, come nel caso dell'Europa -  con le sue mosse finanziarie. Ed è evidente che un'Europa indebolita da un'immigrazione incontrollata fa molto comodo agli USA per mantenerne il controllo, questo è chiaro. 
Quello che è meno spiegabile, è la masochistica disponibilità dei collaboratori interni di questo grande disegno a prestarsi a questo crimine senza preoccuparsi delle conseguenze che sortirà sul nostro Paese, e non tanto alla lunga perché i primi risultati nefasti sono già evidenti.

Rimanendo all'esterno del cosiddetto "arco costituzionale" (per osservarlo meglio e senza preconcetti) noto che le ideologie "sinistre" orfane della protezione sovietica hanno trovato subito altri padroni da asservire effettuando un'inversione di rotta di 180°, pur di continuare ad operare contro il loro Paese. Infatti, dopo l'eliminazione di Moro e Berlinguer, il cui accordo politico avrebbe reso l'Italia forte in maniera inaccettabile per gli USA, l'allora Partito Comunista ripudiò il suo Dio sovietico decaduto e non più munifico e prestò giuramento di fedeltà al sionismo incarnato nei governi USA ed Israele. Tra l'altro, al cambio il dollaro era più vantaggioso di quello del rublo.
Della manovra si occupò, come sappiamo, l'agente CIA Napolitano e fu formalizzata da Occhetto che si recò appositamente in USA a sottomettersi ritualmente ai nuovi padroni.
In tutto questo, la "base" è ancora fortemente impegnata a combattere un nemico, il fascismo, che prima o poi qualcuno dovrà dirglielo che non esiste più da circa 70 anni. Ma si sa che il controllo sui popoli si ottiene fornendo loro un nemico da odiare e combattere, poco importa se sia reale o meno.

Tafazzi
Allora - incredibile ma vero - ancor oggi si vedono giovani menti traviate e plagiate da ideologie sinistre, impegnarsi strenuamente per combattere contro il loro stesso Paese inveendo contro dei fantomatici "razzisti e fascisti" che in Italia c'erano si e no al tempo del fascismo vero, figuriamoci oggi al tempo di internet e delle mescolanze culturali.
Purtroppo, la cosa di cui non si rendono conto, è che la prima regola dell'antirazzismo è comportarsi in maniera razzista autolesionista adoperandosi per una cieca discriminazione a sfavore della propria etnia o razza, a favore incondizionato per altre etnie o razze. Un antirazzismo alla Tafazzi.

E così vogliono dare le case a chi per tradizione culturale è nomade oppure è presente sul nostro territorio in maniera illegale ed in entrambi i casi non hanno alcuna intenzione di integrarsi nella società civile ma solo sfruttarla al massimo col minimo sforzo (ovvero fare soldi ed ottenere benefici in maniera criminale o illegale).
Per contro, a chi è marchiato dall'infamia di essere italiano, secondo l'ideologia imperante, non spetta nulla o comunque deve mettersi in coda in graduatoria, anche se è terremotato, invalido o REALMENTE nulla tenente: a questo proposito ricordiamo che la maggioranza dei Rom e degli immigrati che vediamo in giro sono benestanti o RICCHI. E questo è un dato di fatto, non un'illazione: un passaggio da formalmente profugo costa decine di volte più che un normale biglietto aereo o navale ma assicura il riconoscimento della condizione di migrante o addirittura profugo. E per poterselo permettere, bisogna essere più che benestanti, in Paesi come ad esempio il Bangladesh.
Al di là delle indagini e dei riconoscimenti ufficiali, un vero profugo si riconosce a colpo d'occhio: è disperato, emaciato dalla fame e ben stretto ai propri miseri averi ed ai propri familiari di qualsiasi età e di entrambi i sessi: un campione di umanità riscontrabile in meno del 3% dei migranti, anche perché molto difficilmente un vero profugo dispone della cifra necessaria per pagare il passaggio per sé e per i pripri familiari.
Invece, il 95% dei migranti sono giovani, benestanti, in ottima salute e di cui circa l'80% maschi. Difficile dimostrare che possano incarnare il modello del profugo di guerra. Eppure...

Poi si accusa chi vuole porre un freno agli sbarchi di non avere pietà per chi perde la vita in navigazione facendo finta di non accorgersi che, al di là di veri casi di naufragio, chi dei migranti non riesce a toccare le coste italiane era di religione cristiana ed è stato buttato in mare dalla maggioranza degli altri migranti musulmani. Altrimenti non si spiega perché nel campione di umanità che giunge in vita manchi praticamente del tutto quel 10% circa di cristiani che sono mediamente presenti nei Paesi d'origine. Scappano solo musulmani? Oppure qual'è l'altra spiegazione?