giovedì 29 settembre 2016

Il contrattacco dei vaccinatori indefessi



E' partita una campagna disinformativa di regime mirata a contrastare la consapevolezza della pericolosità generica dei vaccini ed in particolare del loro probabile - per non dire "scientificamente accertato" - legame con la sindrome autistica che, guarda un po', prima dell'era delle vaccinazioni praticamente non esisteva.


Bartolomeo Pepe
Ma i riscontri empirici lasciano il tempo che trovano nell'opinione pubblica più ingenua, quella che immagina la Scienza come patrimonio esclusivo del potere e basata esclusivamente su complicatissime sperimentazioni di laboratorio.
Per loro, da bravi soldatini del Sistema, a nulla valgono le sperimentazioni cliniche e le pubblicazioni scientifiche quando dimostrano la falsità di presupposti ufficialmente accettati. Anzi, in tali casi scatta la prima reazione prevista da Schopenhauer per le novità scomode: la ridicolizzazione che in Italia si può attuare grazie all'asservimento di una stampa allineata, senza il quale si troverebbe disoccupata visto che nessuno o quasi più acquista i giornali, oppure con programmi di "debunkeraggio" come Striscia l'Immondizia - pardon - la "Notizia" e le Iene, con tutto il rispetto che meritano gli omonimi animali ed il disprezzo per la trasmissione.

Robert De Niro
La seconda fase di contrasto è quella violenta.
L'urgenza di una campagna del genere è motivata dal "polverone" (trad.: interesse pubblico per l'argomento) alzato dal senatore Bartolomeo Pepe (ex M5S, ora schierato a favore del popolo italiano) con la presentazione al Senato del documentario “Vaxxed – from cover up to catastrophe“ già diffuso negli USA anche grazie all'interessamento al problema da parte dell'attore Robert De Niro e prima di lui del suo collega Jim Carrey.
La proiezione è stata prontamente soppressa perché in questo Paese nemmeno i senatori (anzi forse soprattutto loro) devono porsi dei dubbi su determinati argomenti tabù.

Jim Carrey e Jenny McCarthy
Assieme alla questione dei vaccini possiamo enumerare alla rinfusa quella della modificazione climatica, dell'alienologia, della sovranità monetaria... insomma di tutti quei settori d'indagine che, ove diventassero di dominio pubblico, potrebbero causare la destabilizzazione del sistema di potere.

Pertanto, è più importante che mai diffondere informazione in merito ai vaccini o, ancor meglio senza avere la pretesa di essere portatori di verità assolute, suggerire ipotesi di verifica, suscitare dei dubbi i cui chiarimenti potrebbero contribuire a preservare il nostro stato di salute e quello delle nuove generazioni.
Sappiamo bene che la maggior parte dei vaccini è più dannosa che inutile in quanto, a fronte di rischi accertati, andrebbero a tutelarci - e senza alcuna garanzia di successo - da patologie per la maggior parte in remissione spontanea come fu per la poliomielite, per il vaiolo e più recentemente per il tetano i cui ceppi virali, se non fossero stati amorevolmente conservati per decenni in laboratori farmaceutici o militari, sarebbero definitivamente scomparsi dalla faccia della Terra.

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