martedì 25 novembre 2014

Regionali ultimo atto?


La classe politica che speriamo di spazzare via con le iniziative previste a partire dal 5 dicembre ha da poco inscenato il suo ultimo atto di parademocrazia e rimescolamento delle carte attraverso le elezioni regionali calabresi ed emiliane.
Queste elezioni di per sé inutili forniscono però alcuni dati socialmente e politicamente interessanti, a parte lo spreco di denaro pubblico che hanno comportato.
 
Astensionismo a livelli statunitensi - indice di un aumento di consapevolezza da parte dell'elettorato che far finta di eleggere i loro falsi rappresentanti è del tutto inutile: se si possiede una coscienza civica, meglio impegnarsi su altri fronti.
 
Crescita percentuale del PD anche in Calabria - il Partito Delle banche, erede storico di quel Partito Comunista che rappresentò il principale referente e testa di ponte USA a partire dal dopo guerra, ha consolidato le sue posizioni anche nella regione meridionale, e doveva capitare prima o poi visti i saldi legami tra la malavita organizzata calabrese e la malavita bancaria organizzata. I padroni anglosassoni ringraziano l'elettorato.
 
Lega che supera il PdL in Emilia - anche questo doveva capitare prima o poi visto che sempre meno elettori che si reputano "di destra" sono disposti a credere che il partito di Berlusconi li rappresenti. Del resto qualcuno si sarà ricordato che l'industriale milanese proviene dall'area socialista ante golpe "Mani Pulite". Nel loro immaginario, ora è la Lega a rappresentarli, fino a che non apriranno gli occhi del tutto.
 
Se credete che elezioni del genere non possano migliorare il Paese, dal 5 dicembre datevi da fare:

lunedì 17 novembre 2014

Non c'è due senza tre

Rappresentando la politica il secondo dei miei disinteressi, ho appreso solo stamattina da una news di nocensura.com che tra i soggetti a rischio candidati alla Presidenza della Repubblica c'è anche Mario Draghi, e non poteva essere altrimenti visto che proprio lui andava a completare il trio di killers finanziari che, a bordo del panfilo Britannia di proprietà della Corona inglese, nel 1992 presero ordine di svendere a privati la Banca d'Italia. Gli altri due complici sono ovviamente Amato&Prodi di cui ho parlato nel precedente articolo.
Il soggetto in questione potrebbe causare ancor più danni di quelli provocati dal suo predecessore al Quirinale, in quanto è più giovane e prende ordini dagli stessi potentati a cui risponde il curatore fallimentare Mario Monti.
Una vera minaccia, anche se la Presidenza d.R. dovrebbe essere una carica puramente formale e conferita a fine carriera generalmente in base all'entità del danno apportato alla Repubblica, quale riconoscimento dei servizi resi ai poteri sovranazionali che gestiscono quella che dovrebbe essere la nostra Repubblica, intesa come espressione civile della cittadinanza.

Diffidate di questo ceffo, non opera nei nostri interessi

 
Links di riferimento:
 

- Draghi, Ciampi, Prodi, la svendita delle industrie nazionali e la resistenza di Craxi
- L'orrore ed un rimedio immediato (articolo precedente)

Il 5 dicembre iniziano le ostilità:

 

lunedì 10 novembre 2014

L'orrore ed un rimedio immediato

 
Sappiamo che i media di regime se ne fregano della correttezza in nome del POLITICAMENTE corretto ovvero anche (e soprattutto) FALSO purché funzionale all'esaltazione delle gesta degli oppressori ed alla colpevolizzazione degli oppressi.
 
Così, stamattina mi è capitato di visitare un articolo lanciato dalla home di tiscali sulle imminenti dimissioni (meglio tardi che mai) del presidente illegittimo Americano-prima-che-Napolitano ed apprendere con orrore che tra i successori presi in considerazione non si sa bene da chi ci sono, anzi c'erano, nientemeno che i due noti compari Amato&Prodi, già noti all'opinione pubblica meglio informata per le loro losche operazioni ai danni del patrimonio dello Stato (in pratica si sono svenduti la Banca d'Italia - e non solo - come se tutto rientrasse tra le loro disponibilità personali e senza renderne conto né interpellare i legittimi proprietari, cioè noi).
 
Ma l'orrore è durato il tempo di tornare all'articolo che dopo un po' ho ritrovato epurato dai cognomi di queste due entità negative. Con i giornali on line è possibile farlo, lo facciamo tutti noi blogger, mentre con la carta stampata bisognava andare molto più cauti.
 
Tiscali non è nuova a questi aggiustamenti postumi: ricordo bene che la mattina del 12 settembre 2001 verso le 10, a completamento della fresca notizia del triplo attentato al WTC (triplo perché le torri demolite furono tre, qualcuno se ne ricorda solo due? No, erano tre, cercate di ricordarvi bene) si poteva notare un trafiletto intitolato "Chi è Osama Bin Laden" con tanto di foto.
Bene, nel corso della mattinata riaprii la stessa pagina ed il trafiletto sul simpatico Bin era scomparso, come se non fosse mai stato pubblicato, probabilmente rimosso perché pubblicato troppo frettolosamente: è chiaro che nessun media di regime pubblica le notizie per quello che sono ma per la funzione che devono conseguire.
Dopo un po', forse il giorno successivo, il trafiletto ricomparve: evidentemente ormai, dopo una breve indagine nonostante l'imputato avesse dichiarato immediatamente la sua estraneità ai fatti, il colpevole era stato UFFICIALMENTE identificato nella persona del milionario malaticcio Bin Laden che avrebbe organizzato tutti dai suoi lussuosi alloggi di New York o chissà da dove, di sicuro non dalle caverne di Tora-Bora presso le quali fu ufficialmente domiciliato per molto tempo ancora dopo la sua morte notoriamente avvenuta nel corso del dicembre dello stesso anno.
 
Prendiamone atto: è così che funziona la cosiddetta informazione che non informa ma forma ugualmente le coscienze.
Avete mai pensato che tutte le vostre convinzioni derivano da ciò che sapete?

In tutto questo, non dimentichiamoci che
e che se Napolitano di dimette, possiamo depennare tale richiesta dalla nostra agenda.

Bella mossa però quella di annunciare le sue dimissioni prima che glie lo chiedessimo ufficialmente noi!

Ad ogni modo, Sun Tzu diceva che il condottiero più grande è colui che vince la guerra senza neanche dare battaglia... sarà questa notizia di buon auspicio?
 
Il 5 dicembre iniziano le ostilità:

giovedì 6 novembre 2014

Il 5 DICEMBRE INIZIANO LE OSTILITA'

Contro questo governo illegittimo, per il rispetto e per il ripristino della nostra Costituzione

  • SIAMO UN POPOLO a difesa di tutti quegli italiani che vivono vite normali: padri e madri di famiglia, giovani in cerca di un futuro sereno, deboli e dimenticati.
  • SIAMO UN POPOLO che riconosce che nessun partito politico, nessuna sigla sindacale o di altre organizzzazioni ha effettivamente avuto a cuore gli interessi della nostra Nazione.

COORDINAMENTO

NOVE DICEMBRE


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