Intendiamoci: se dovessimo credere all'effettiva realizzazione dei programmi annunciati, qualsiasi scelta è migliore della guerrafondaia Serial Killary Clinton ma il fatto che entrambi i principali candidati alla Casa Bianca (presentati dai media come se fossero gli unici ma a questo siamo abituati) abbiano manifestato solidarietà ad Israele, sul riconoscimento di Gerusalemme come sua capitale indiscussa, è preoccupante e la dice lunga sul formalismo di fondo che caratterizza la figura del Presidente negli USA.
Anzi, in occasione dell'accoglienza offerta a Netanyahu, con le loro assicurazioni al premier israeliano hanno mostrato di capovolgere quasi le loro posizioni sulla politica di guerra americana: la Clinton dichiarandosi contraria ad un intervento esterno per la risoluzione del conflitto israelo-palestinese;