sabato 17 settembre 2016

Morto impunito uno dei responsabili dello sfacelo economico italiano

Carlo Azeglio Ciampi
Non sapremo mai se l'allegro vecchietto è morto con dei rimorsi per le sue malefatte contro il Paese oppure solo col rimpianto di dover rinunciare per sempre ai suoi 30 denari - pardon - 30mila euro mensili che si beccava di pensione (e che continueremo a pagare agli eredi).
Principale fautore dello scellerato divorzio tra il Tesoro e Bankitalia, durante il suo periodo di governatorato della banca che allora apparteneva allo Stato, evento che segnò l'inizio del nostro tracollo.
Speriamo che la Giustizia con la G maiuscola non lasci impuniti anche i suoi degni compari
Napolitano, Prodi, D'Alema, Amato, Draghi e chiunque altro abbia tradito la nazione e collaborato alla svendita, ai peggiori offerenti, della sua sovranità e dei suoi produttivi gioielli di famiglia, invidiati da tutto il mondo.
Il rispetto per i morti comincia col dire la verità su di loro. Non farlo, significa continuare a scrivere una storia menzognera ed irrispettosa della memoria - anche dei morti - dalla quale non potremmo trarre alcun insegnamento valido.
E siccome davanti alla morte siamo tutti uguali, assieme a Ciampi vanno ricordati tutti quegli imprenditori che si sono suicidati a causa della deindustrializzazione che lui ed i suoi complici hanno pianificato e provocato.