lunedì 19 settembre 2016

Le marocchinate del XXI secolo


Tra gli episodi più tristi e censurati relativi alla Seconda Guerra Mondiale - che è necessario ricordare per formarsi una coscienza nazionale completa -  vi è quello delle cosiddette "marocchinate".
Con questo termine - coniato forse allo scopo di sminuire la tragicità dell'evento in osservanza ai dettami della neolingua orwelliana - fu definito il comportamento delle truppe marocchine utilizzate dai francesi per aprire il fronte d'occupazione in Italia.
Ai marocchini nun je ne poteva fregà de meno di liberare l'Italia dai tedeschi ma i francesi pensarono bene di fornir loro gli stessi incentivi che erano assicurati ai mercenari... di tutti i tempi: diritto di stupro e di saccheggio.
Questo è un estratto dell'incitamento francese alle truppe marocchine:
« Soldati! Questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case, c'è un vino tra i migliori del mondo, c'è dell'oro. Tutto ciò sarà vostro se vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi fino all’ultimo uomo e passare ad ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso mantengo. Per cinquanta ore sarete i padroni assoluti di ciò che troverete al di là del nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che prenderete »
Nella realtà dei fatti, le atrocità si protrassero ben oltre le 50 ore promesse ed a subire ruberie, stupri, violenze di ogni tipo fino alla tortura deliberata, e massacri non furono solo le donne ma tutta la malcapitata popolazione che l'orda di barbari incontrò sul suo cammino, senza preclusione di età o di sesso.

Sophia Loren ne "La Ciociara"
Si è tentato di cancellare questa memoria dalla coscienza degli italiani censurando tali fatti dai libri di storia ma probabilmente in Marocco e nel resto dell'Africa, nessuno si è preoccupato di farlo visto l'approccio presuntuoso ed irriverente - ad essere leggeri - con il quale molti di loro approdano ai nostri lidi, quasi che tale libertà d'azione fosse ancora loro garantita. Anche se in parte ancora lo è, constatando la benevolenza della magistratura nei loro confronti.

E' un dato di fatto che nella storia dell'Uomo ci siano stati luoghi ed epoche in cui razze ed etnie diverse tra loro hanno pacificamente convissuto, e ciò è vero ancora oggi, ma sempre e solo quando tale mescolanza si è verificata spontaneamente e non in maniera forzata.
Un esempio per tutti sono gli Stati Uniti d'America, società violenta per definizione, nata sulla base di un colossale sterminio di nativi (forse il secondo della storia umana per numeri assoluti) e della importazione di schiavi dall'Africa.
In casi del genere, una pace artificiale tra diversi gruppi umani è possibile solo col pugno di ferro imposto da capi di governo come Tito e Gheddafi. Non è un caso, ad esempio, che Jugoslavija e Libia si siano sfaldate una volta venuta meno la loro guida, buona o cattiva che fosse.

Gli attuali migranti, in stragrande maggioranza giovani maschi benestanti provenienti da Paesi pacifici, non possono aver scoperto all'improvviso che l'Italia è il paradiso degli immigrati clandestini sfaccendati e prepotenti. Dietro a tutto questo c'è per forza di cose una volontà ben precisa, qualcuno che, come i francesi nel '44, indottrina ben bene gli aspiranti migranti su come saranno bene accolti in Europa (ovvero principalmente in Italia) e su come sono tenere e disponibili le donne bianche.
Promesse del genere sarebbero sufficienti a spiegare la prepotenza con cui molti di loro si approcciano al Paese ospite, a cominciare dalle critiche sugli aiuti forniti.
A riguardo, è recente la notizia che la Polizia del Canton Ticino abbia sequestrato, a dei migranti bloccati alla dogana di Chiasso, un prontuario di 50 pagine intitolato "Welcome in Italy and in Europe" che riporta  informazioni atte ad ottenere rapidamente i documenti ed il riconoscimento della condizione di "profughi" sfruttando tutte le falle ed i cavilli dell'attuale legislazione in materia.

Giovani migranti maschi
Durante l'estate, mi è capitato di parlare con una ragazza che ha adottato un giovane e forzuto centroafricano che lei spaccia come suo figlio e mi ha detto che il ragazzo, con i suoi Ray-Ban a specchio, ornamenti e magliette alla moda, ha ottenuto il "passaggio" senza spendere nulla.
Quindi, oltre al canale a pagamento (spesso coinvolto nel traffico di organi, bambini e prostitute), dev'esserci anche un canale che si occupa di trasferire migranti non a scopo di lucro ed il primo probabile responsabile che viene in mente per azioni del genere - uno che non ha certo problemi di disponibilità economica - è George Soros il cui scopo nella vita sembra quello di fare e disfare interi Stati, non avendo null'altro da desiderare al mondo.

Quale ne sia il presupposto ed il Paese di provenienza, il costante afflusso di queste vere orde di migranti mi sembra avere lo stesso presupposto funzionale delle tragiche marocchinate del secolo scorso: quello di occupare il Paese e sottomettere la popolazione locale. Ma non possiamo ascrivere a loro la colpa di tutto ciò: sono anch'essi pedine, carne da macello di un gioco troppo grande per poterlo apprezzare nella sua interezza.

Una cosa è certa nella nostra storia: anche se siamo un Paese variegato e poco coeso, popolato da ignoranti, vigliacchi opportunisti, privi di spirito ed orgoglio nazionale (tranne che per i giochi a palla), continuiamo a fare una paura fottuta agli americani, agli inglesi, ai francesi, ai tedeschi ed agli israeliani: altrimenti non si darebbero tanto da fare per tenerci così sottomessi ed impotenti.

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