martedì 1 agosto 2017

Mi difendo ma solo se sono arrabbiato


Al noto personaggio Mauro Corona è stato concesso dalla rete TV La7 di esprimere un parere sulla questione della Legittima Difesa, a seguito di una violazione di domicilio che ha subito in casa sua. Con la tipica incoerenza di chi si professa - o è convinto di essere - "di sinistra", ha prima fatto una dichiarazione d'intenti molto violenta, da Uomo ovvero da cittadino, per poi ritrattare affermando che, una volta sbollita la rabbia, avrebbe anche offerto da bere a chi ha violato la sua abitazione, dichiarando in pratica di essere disposto a porgere l'altra guancia ovvero a comportarsi da suddito invece che da cittadino.
Nell'intervista, egli afferma testualmente che al momento avrebbe "macellato" l'intruso, sparato per ucciderlo ma poi gli avrebbe offerto una birra.
Nel corso dell'intervista dev'essersi reso conto di aver espresso dei concetti tra
essi incoerenti e si è pure arrabbiato coi giornalisti e col parlamentare Brunetta che invece stavano ragionando esattamente su quello che aveva detto e non altro.
Un comportamento a dir poco schizofrenico ma che in sede di giudizio verrebbe preso in considerazione nel caso di un eccesso riscontrato nella legittima difesa!

Eh si, perché pare che la logica perversa dei giudici tenga conto di uno stato d'animo alterato come un'attenuante invece che - come più logicamente appare - un'aggravante nel caso di utilizzo di un'arma da fuoco. Perché mi sembra chiaro che se uno sparerebbe solo nel caso si trovasse in uno stato di forte stress emozionale, vuol dire che è l'ultima persona al mondo a cui affidare un'arma da fuoco. Se uno è abilitato a detenere un'arma, dovrebbe voler dire infatti che si è fato affidamento sulla sua stabilità emozionale e che se decide di usare l'arma per difendersi, lo faccia in uno stato in cui sa perfettamente quello che fa.
Mah, il mondo appare sempre più capovolto e intento a fare le pulci agli effetti dei suoi problemi senza avvedersi o ignorando del tutto le cause che li hanno generati.
In definitiva, di che cosa ha o avrebbe fatto Mauro Corona a casa sua nun ce ne pò frega' de meno, l'importante è capire che chi decide di entrare non invitato nella case degli altri - intese anche come territori o nazioni - rinuncia automaticamente a tutti i suoi diritti ed accetta le Regole della Casa. Perché la difesa della propria persona, dei propri beni e del proprio territorio, in nessun caso può essere considerata illegittima e se la pensi diversamente, rispetto il tuo pensiero lontano da me e dalle mie cose, anche se non mi offri una birra.

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