venerdì 5 giugno 2020

Il problema dell'estremismo politico in Italia

Con la secolarizzazione generalizzata delle ideologie che hanno contraddistinto e... motorizzato il novencento, abbiamo assistito ad un fenomeno di rimescolamento tra gli ideali, i valori ed il pragmatismo politico che una volta caratterizzavano ogni singola ideologia rendendola facilmente distinguibile dalle altre. Così siamo arrivati al punto che al giorno d'oggi la sinistra istituzionale rappresenta il massimo di un modello di pensiero che possiamo definire "conservatorismo progressista finanziario" ovvero un totale asservimento alle logiche di mercato con l'impegno costante a favorire ulteriormente l'accentramento di poteri e capitali nelle mani delle solite famiglie di eletti-non-eletti che da migliaia di anni condizionano negativamente l'esistenza dell'Uomo.

Per contro (si fa per dire), ad una destra epurata dalle ideologie non rimane che interpretare il ruolo di finta opposizione perché non si capisce a cosa si debba opporre una fazione che - esattamente come l'altra - lavora negli interessi del liberismo economico, dell'Europa (morente) Unita a guida franco-tedesca, per una moneta privata in forse ma tuttavia saldamente nelle mani di un manipolo di banksters apolidi, per l'Ordine Mondiale della Sanità, per le vaccinazioni tossiche di Bill Gates and Big Pharma, per il controllo totale dell'individuo e per la repressione del dissenso.

Ovviamente, in questo contesto, una destra che dicesse qualcosa di destra perderebbe gran parte dei suoi consensi perché l'elettrore-tipo italiota, plagiato per oltre 70 anni dalle dottrine sinistre, identifica come "fasciste" e quindi da rifiutare a prior,i TUTTE le idee e le soluzioni salvifiche per la Nazione e per il suo Popolo. Ormai il Pensiero Unico imperante andrebbe accusato di apologia del fascismo perché sono proprio i suoi dogmi a sostenre che tutte le idee buone siano fasciste quando invece non dovrebbero avere collocazione politica.

In definitiva, residui di ideologie ragionate, positive e portate avanti con spirito non violento e partecipativo le possiamo trovare oggi solo in ambienti extra-parlamentari: la politica istituzionale è ormai caratterizzata da un feroce, intollerante, violento e repressivo estremismo di centro.