giovedì 11 maggio 2017

Il veganesimo sostituirà il cristianesimo?


Non v'è dubbio che il cristianesimo sia giunto vicino alla fine dei suoi giorni, a causa principalmente della sempre più diffusa presa di coscienza della gente sulla sua origine fasulla più che per ogni altra religione, basata sostanzialmente su di una rilettura arbitraria di scritture storiche relative a "promesse" che riguardavano, e riguardano ancora, esclusivamente l'etnia ebraica.
Almeno ai vertici della corrente cattolica, si assiste ad un concitato tentativo di cambiare le cose in modo sia da cavalcare l'onda del cambiamento sia da conservare il potere temporale ricorrendo a cambiamenti puramente formali che spesso scadono nel ridicolo, se si osservano bene il comportamento e le esternazioni dell'attuale Papa. Una sorta di secolarizzazione preventiva e prudenziale guidata dall'alto.


Per tutti i sistemi di potere in crisi, è sempre necessario che qualcosa cambi in modo che tutto rimanga come prima ed in base a questo assunto, il comportamento apparentemente isterico ed autolesivo della dirigenza cattolica può trovare una sua logica.

Ma le religioni fanno troppo comodo al Potere per rinunciare alla possibilità che masse enormi diventino collaborative e si sottomettano volontariamente invece di doverle costringere con la forza, alla luce del sole e col rischio di una rivoluzione. L'Imperatore Costantino lo aveva compreso appieno, quando indisse il Concilio di Nicea... .

Per una religione in piena disgregazione, ecco allora che ne sorge un'altra, anzi diverse altre visto che più si frammenta la popolazione in mille gruppi di opinione e meglio le si gestisce.
Tra queste, un movimento che ha tutti i crismi per... combinare guai di portata "cristiana" è quello vegan.
Basato, come per il cristianesimo, su presupposti creati ad arte, false interpretazioni di fatti storici ovvero scientifici e supportato da una totale assenza di spirito critico e capacità analitica.

Le correnti politiche sinistre, nell'ultimo secolo hanno riscosso un successo enorme basando le loro campagne su di un ipermoralismo, capillarmente istillato fin dalla nascita con la collaborazione dei media e della (cattiva) scuola, che ha portato per direttissima alla pratica censoria del politicamente corretto, come se fosse normale in ogni Paese che immagina di essere libero.
Dopo questo lavaggio del cervello generazionale, è diventato praticamente impossibile descrivere la realtà senza rischiare di essere tacciati di (inesistenti) sentimenti di razzismo, antisemitismo, sessismo e quant'altro. Così non si può neanche dire che nell'ambito della specie umana sono identificabili delle razze sia empiricamente che in base a precisi marcatori che i genetisti non hanno difficoltà ad individuare; non si può dire che l'incombente dittatura bancaria planetaria è ideata e gestita da ebrei sionisti (ai danni ovviamente anche degli ebrei non sionisti!); non si può neanche dire che i sessi sono due! Aveva ragione Orwell quando diceva che la libertà è poter dire che due più due fa quattro, tutto il resto viene da sé.

I vegan sono fatti della stessa pasta degli integralisti religiosi di tutto il mondo: per niente disposti a mettere in discussione le loro convinzioni, violenti (non solo verbalmente) ed intolleranti, probabilmente anche a causa della loro dieta carente di principi nutritivi essenziali. Spesso idioti: l'ultima che ho saputo è che qualcuno di loro ha proposto di separare gli animali carnivori da quelli vegetariani allestendo un'apposita delimitazione in un grande parco africano. Demenza pura! Il prerequisito fondamentale di una schiera di Utili Idioti (non a caso la definizione di "Utili Idioti" è storicamente di origine sovietica).
Per di più falsi, perché se è vero che il loro credo alimentare nasce da un nobile (quanto innaturale) sentimento salvifico nei confronti degli animali predati (e solo di quelli, calpestando i diritti naturali e la vita stessa dei cacciatori!), è anche vero che pretendono di supportare la loro ideologia con falsi presupposti salutistici, basati su di una scorta di mere opinioni ed una lettura distorta di dati scientifici.
E' noto, ad esempio, che nel testo sacro che ora va per la maggiore ed al quale molti vegan fanno riferimento, The China Study, non solo si sono pubblicati risultati falsati da omissioni ma alla fine si sono raggiunte conclusioni, mal interpretate dai lettori, che non addebitano affatto alla carne i mali principali della moderna alimentazione!
IL testo sacro vegan
Nello specifico: l'autore del libro, da medico, era stato inviato nelle Filippine per indagare sul motivo per il quale i bambini di classe agiata si ammalassero di cancro con maggior frequenza dei bambini poveri. Riuscì brillantemente nella sua missione individuando la causa nelle aflatossine contenute (facilmente) nel burro di arachidi.
Appassionatosi alla religione vegana, lo stesso condusse uno studio che doveva dimostrare la tossicità della carne nella dieta. Per far ciò, utilizzò due colonie di topolini a cui somministrò rispettivamente 5gr e 20gr quotidiani di proteine nella dieta. Il risultato riportato nel libro è che i topolini sottoposti alla dieta iperproteica svilupparono il cancro, gli altri no. In base a questo, nel libro viene dato ad intendere che l'alimentazione ad alta componente carnea sia cancerogena.
Ma le vere indicazioni che vennero dall'esperimento non furono queste perché:
- è vero che ai topolini a 20gr/dì venne il cancro ed agli altri no ma il libro tace sul fatto che quelli a 5gr morirono tutti prima degli altri quindi se mai, la conclusione è che una grossa quantità di proteine favorisce l'insorgenza del cancro anche perché permette di vivere più a lungo per svilupparlo!
- ai tutti i topolini fu somministrata anche una dose giornaliera di aflatossine (per motivi che in questo momento non mi sono chiari ma forse per testarne l'effettiva cancerogeneità) ma a quelli a 20gr ne fu somministrata esattamente il doppio degli altri. Non vale immaginarla come facente parte e quindi in proporzione della dieta perché si tratta di una tossina e non di un alimento, da testare quindi eventualmente a parte e non nel corso di una sperimentazione diversamente orientata.
- ma il fatto forse più significativo è che LE PROTEINE PRESENTI NELLA LORO DIETA NON PROVENIVANO DALLA CARNE ma dalla caseina!! Per inciso, da molti ricercatori il consumo di caseina è sospettato, se non individuato, come fattore di rischio per il cancro. Questo è uno dei motivi per i quali i formaggi magri risultano meno salutari (o più dannosi, a seconda dei punti di vista) di quelli grassi, a causa della maggiore quantità di caseina in percentuale. Parafrasando ciò che affermò l'ex-presidente USA Ronald Reagan sul comunismo, si può affermare che chi legge The China Study diventa vegan, chi ne comprende il senso se ne guarda bene dal diventarlo.
Com'è possibile dimostrare che molta carne nella dieta è cancerogena se nei test non ne è stata somministrata affatto?!? Eppure è su questo assunto che i vegan basano le loro convinzioni.
Il libro continua sostenendo falsità come la maggiore aspettativa di vita da parte di popolazioni che definiscono vegane o vegetariane quando in realtà non lo sono affatto! Tra l'altro, il veganesimo è una disciplina alimentare inesistente prima del 1944 quindi assolutamente non connaturata all'essere umano e priva di riscontri empirici perché ancora per una trentina d'anni non sarà possibile stabilire se effettivamente può contribuire ad allungare la vita umana visto che il vegano più vecchio del mondo, in questo momento, difficilmente può avere più di 72 anni.
Per contro, di TUTTI gli ultracentenari di cui si ha notizia, si sa per certo che praticano o praticavano una dieta variata ed ipocalorica.
Tutto ciò per esemplificare su quali "certezze" si basino le religioni, in generale, e quanto tutte le condizioni ideologiche che si possono definire con termini dal suffisso "-ismo" denotino automaticamente uno stato mentale alterato e patologico.