venerdì 14 ottobre 2016

Nobel per tutti: buoni e cattivi, belli o brutti


Le prime pagine di oggi danno spazio a due eventi che hanno avuto luogo nel mondo della cosiddetta "cultura" (come se la Scienza delle Costruzioni o la Fisiologia fossero da considerare ignoranza): il Nobel assegnato a Bob Dylan e la morte di Dario Fo, anch'egli a suo tempo beneficiato dallo stesso premio internazionale.


Alfred Nobel
Le intenzioni del chimico e filantropo Alfred Nobel, nell'istituzione del premio che porta il suo nome, erano quelle di  "...stimolare con la premiazione la ricerca nei campi che illuminano e aiutano l'essere umano a vivere degnamente." [Wikipedia].
Dalla quando fu istituito verso la fine dell'800, il premio venne assegnato a personaggi indubbiamente meritori e per questo, oltre che un riconoscimento internazionale, il "Nobel" è diventò da subito una specie di marchio di garanzia delle capacità - ad esempio - di uno scienziato, tale da riconoscere al premiato ragione indiscussa come Pitagora pretendeva dai suoi studenti. Ipse Dixit... .
Otto H. Warburg
Il primo beneficiario di grande spessore che mi viene in mente è Otto Heinrich Warburg, che nel 1931 ricevette il prestigioso riconoscimento - che, ricordiamo, consiste anche in un sostanzioso premio in denaro - per aver scoperto l'eziologia del cancro ovvero le sue cause primarie.
Certo, oggi che il cancro è diventato un lucroso affare ed è vietato per legge curarlo in maniera economica, si fa finta di dover ancora compiere questa scoperta, in modo da trarne ulteriore vantaggio economico mediante i finanziamenti alla ricerca che in genere consiste nella mera sintesi di nuovi medicinali che a loro volta calmierano i sintomi senza intaccare le cause delle malattie. Perché va ricordato che, a differenza di quant'era in uso nella Cina imperiale, in Occidente la Medicina guadagna finché il paziente è malato, non quando è sano e non si ammala.

Ma col tempo, i criteri di assegnazione (a cura della Corona di Svezia, famiglia tra quelle al vertice della cupola mondiale) sono diventati sempre più discutibili fino a delle sviste clamorose, se il presupposto dovesse rimanere sempre quello sintetizzato da Alfred Nobel.

Dario Fo
Se nessuno discute l'assegnazione a Dylan, con l'occasione della morte di Dario Fo, qualcuno ancora pone dubbi sulla legittimità dello stesso premio conferito all'artista ed autore varesotto.
Certo, nel suo caso è un dubbio lecito ma non mi sento di esprimere opinioni in che andrebbero lasciate a chi s'intende - o ha la pretesa d'intendersi - di valutazioni in merito artistico, essendo in tale ambito tutte discutibili.

Obama Nobel per la Guerra
Ma chi potrebbe avere dubbi sull'assurdità di un Nobel per la Pace assegnato al Presidente americano Obama?!?
Sappiamo bene che il potere reale di un Presidente americano equivale più o meno a quello di un sindaco cittadino - se non su scala più vasta - ma il fatto che ad una presidenza tra le più interventiste della storia in ambito bellico venga assegnato un riconoscimento per il suo impegno nella... pace, supera qualsiasi confine della decenza. Sotto la sua presidenza infatti, si sono perpetuate le guerre già avviate dagli USA in Afghanistan, Iraq, Pakistan e Somalia e se ne sono avviate altre contro Libia, Ucraina e Siria che probabilmente ci proietteranno - rapidamente, se alla carica dovesse ascendere la guerrafondaia Clinton - verso la Terza Guerra Mondiale.
Non c'è che dire, un bell'impegno da premiare ma con la giusta motivazione:
la guerra non è pace, salvo che nei celebri ossimori di propaganda del Grande Fratello.
Se la fondazione - che definirei nobile se rispettasse i precetti voluti dallo stesso Nobel - indagasse correttamente prima di assegnare i suoi premi, un riconoscimento per la Pace lo avrebbe assegnato al realmente meritorio Presidente russo Putin che ha oggettivamente fatto a sta ancora facendo tutto ciò che è umanamente possibile per scongiurare la Terza Guerra Mondiale che gli USA stanno cercando disperatamente di scatenare anche attraverso l'elezione della guerrafondaia Clinton. Vero che in parte ci sono riusciti con la guerra contro la Siria e la sua popolazione che solo grazie al coinvolgimento russo non sono ancora capitolate.
Certo che se gli americani continuano a bombardare strutture civili come scuole ed ospedali nonché private abitazioni, anche nel caso la Siria riuscisse a risolvere la situazione a suo vantaggio, sarebbe costretta a ripartire da zero.
Ma meglio poveri e liberi che sudditi consumatori in ossequio al sogno americano.

§§§

Che dire: se ho "aperto la mente" a qualcuno con le cose che ho detto, non posso che chiudere con le parole del neo-Nobel grande poeta americano, scritte a soli 23 anni nel suo libro Tarantula:

"Tutto ciò che posso lasciarvi è una coscienza inquieta."

Perché è noto che solo l'ignoranza delle cose impedisce di rendersi conto della realtà circostante. Solo non sapendo si possono dormire sonni tranquilli immaginando il mondo come un'immensa oasi di pace ed altruismo.
La verità fa male e la coscienza è (anche) dolore, per questo si cerca l'Illuminazione allontanandosi dalla vita reale meditando oppure credendo ciecamente a ciò che sostengono i media di regime.