mercoledì 24 agosto 2016

Tideland - il mondo capovolto


Nel mondo capovolto in cui viviamo, è possibile stabilire con una buona approssimazione ciò che è vero e ciò che è falso, ciò che è bene e ciò che è male, semplicemente ribaltando il senso delle notizie più importanti che ci propinano i media. In tal modo, quantomeno, disponiamo di una base di ragionamento più realistica, ovviamente sempre da verificare. NON farlo, lascia presupporre una buona dose di paranoia, quella condizione mentale che fa intravedere al di là dell'EVIDENZA, una realtà capovolta.


Sembrerebbe un controsenso ma se ci rendiamo conto - e basta un minimo di spirito d'osservazione applicato ad un po' di memoria storica - che gran parte delle notizie sono manifestamente false, non supportate da alcuna prova tangibile e confezionate come operazioni di propaganda e non d'informazione, ecco che diventa immediatamente chiara la loro falsità e la loro vera funzione, quella di creare consensi formati su percezioni della realtà distorte ad arte.
Gli esempi in merito sono a disponibilità quasi quotidiana e basta ricercarli tra le notizie più eclatanti e significative (o spacciate come tali...).
Episodi come quelli relativi al Bataclan, Charlie Hebdo, Nizza sono chiaramente delle farse con risvolti più meno tragici perché è innegabile che qualche morto ci sia scappato, anche se in numero inferiore al dichiarato. Eppure molta gente prende per oro colato qualsiasi liquido, per non dire liquame, propinato dai media.
Dove sono finite le vittime (vive o morte) di Nizza? Tutte in una clinica privata nella quale è vietato l'accesso, chissà perché.
Dove sono i terroristi? "Tutti morti, signore" rispondeva Rambo nel film omonimo, però abbiamo tutti i loro documenti perché portarseli dietro è una consuetudine consolidata per qualsiasi terrorista o attentatore solitario. Perfino i dirottatori dell'11 settembre, infatti, li avevano dietro e ovviamente in un formato resistente alle fiamme ed agli impatti che si dice abbiano polverizzato degli aerei interi - turbine comprese - ed i loro occupanti.
Le versioni ufficiali di tutte le più drammatiche e significative vicende della storia contemporanea risultano quasi tutte false, altamente improbabili o del tutto incredibili perfino fermandosi alle apparenze da telegiornale eppure è maggiore il numero di persone disposte a credere alle versioni ufficiali (che corrispondono a quelle dei mandanti) invece che a qualche ricercatore della verità, giornalista o scienziato che sia.

"Io sono un Dio geloso..."
Un mondo capovolto del quale si è perso il senso e nel quale molti valori appaiono rovesciati è la conseguenza logica della storia del mondo occidentale che è cominciata con la mistificazione dei resoconti biblici con censure, archiviazioni arbitrarie di alcune parti come "non autentiche", stravolgendone altre ancora fino a dichiarare il resto Parola di Dio e ad estrapolarne una religione. Così per secoli, miliardi di individui sono stati costretti, volenti o nolenti, ad adorare un dio minore che tutto era tranne che buono, caritatevole e trascendentale.
  
"IO SONO DIO dunque sono debole, geloso, egocentrico genocida, voi dovrete amarmi o brucerete per sempre."
Ma sono i vincitori a scrivere la storia e loro complici sono tutti coloro che non ne mettono in discussione l'onestà intellettuale, sia allo scopo di conservare la loro parte di potere temporale, sia perché devono alla perfetta conoscenza della storia ufficiale il loro status di esperti storici o di insegnanti.
Qualcosa del genere accade anche con l'archeologia (ufficiale), settore in cui qualsiasi nuova scoperta o dimostrazione che costringa a rivedere drasticamente la versione ufficiale è sistematicamente derisa, ignorata o, quando intervengono in tempo, censurata. E' il caso di una quantità incredibile di ooparts che vengono fatte scomparire o comunque non vengono mostrate al pubblico.
Per fortuna, tra di loro ci sono quelli capaci di notare delle discrepanze tra il narrato e le evidenze e così scopriamo che da Newton a Fomenko, un selezionato manipolo di intellettuali ha scoperto, con tanto di riscontri astronomici, che il medioevo è un'invenzione dello storico Scaligero allo scopo di colmare un vuoto temporale di oltre un millennio, risultato di una sua serie di errori di valutazione. Eppure la cronologia che in questo momento s'insegna a scuola e su cui sono basate tutte le teorie degli storici è sempre la stessa. Allo stesso modo, nonostante le evidenze, le diverse versioni delle Bibbie prese a modello dalle rispettive confessioni, sono ancora ritenute il fondamento di tali ordinamenti.
L'evidenza e le dimostrazioni non bastano per scuotere delle fondamenta su cui si basa la menzogna.

Nerone
Fior di storici mettono in discussione con argomenti sensati l'immagine finora indiscussa che viene trasmessa dell'Imperatore Nerone ma ciò nonostante, per il momento è ancora uno dei cattivi per eccellenza e col rifiuto di accettare verità secolari, figuriamoci se e quando si accetterà di rivedere la storia ufficiale di eventi verificatisi solo 70anni fa come la Seconda Guerra Mondiale, dai cui esiti c'è ancora chi ne trae vantaggio, anzi ha fondato saldamente il suo potere.

Nella letteratura fantastica, abbiamo chi è stato in grado di dipingerci un quadro del mondo in cui viviamo privo delle sovrastrutture culturali che ne rendono celata la vera essenza. Mi riferisco, ad esempio, ad Orwell col suo 1984 e con La Fattoria Degli Animali, parabole così elementari che può capire anche un bambino. Nel primo dei due romanzi citati, l'autore narra di un protagonista il cui incarico è quello di riscrivere la storia in modo da censurare per sempre le malefatte del governo ed esaltarne l'amore per il popolo.
E non è questo che è sempre accaduto, anche prima del "caso" Nerone?
Operando delle letture comparate ed incrociate tra i resoconti storici di gruppi umani o di interi Paesi, si può apprezzare facilmente come la dimensione assegnata al nemico o a terzi non corrisponde mai ma è sempre relativa alle verità di regime da tramandare.
Prendendo atto di tali evidenze, l'onestà intellettuale ci imporrebbe di collocare nello scaffale della "fantasy" parecchi scritti che riguardano la storia e la religione ufficiale e di trasferire nello scaffale dedicato a "storia e religioni" una parte importante della letteratura di fantascienza.