lunedì 8 ottobre 2018

Certificazione europea per il Governo italiano

Mentre anche in Brasile le intenzioni di voto degli elettori privilegiano la destra sociale contro l'estrema sinistra ultracapitalista erede della precedente malagestione del Paese sudamericano, l'ondata di terrore propagatasi tra i governanti europoidi certifica, in un certo qual modo, la validità delle scelte del governo italiano che - è logico pensare - se non vanno bene all'Europa Sovietica unita sotto controllo bancario privato, vuol dire che vanno bene per l'Italia e con questo c'è da rallegrarsi con l'eterogeneo a raffazzonato governo Mattarella.
Certo non è tutto oro quel che preoccupa l'Europa soviet-bancaria perché - ad esempio - ci sarà da fare i conti al netto del famigerato Reddito di Cittadinanza che ha spinto tanti sprovveduti elettori centro-meridionali a votare per una formazione che a rigor di termini non è neanche un partito in quanto gestita da una società commerciale privata a scopo di lucro (alla faccia del conflitto
d'interessi). Tuttavia la disperazione e l'isteria europoide-boldrinian-renziana e quant'altro, depone a favore del Bel Paese.
Per quanto riguarda il RdC infatti le idee pentastellate sono poche ma confuse come al solito e finirà per costituire un mero premio di scambio pro voto distribuito a casaccio tra l'elettorato. Ad esempio, già si ciarla di escludere i proprietari di immobili dalla fruzione del reddito come se il possesso di un immobile garantisse automaticamente un reddito a fronte invece di costi certi. Ma le verità più evidenti ed eclatanti sono sempre le ultime ad essere accettate.