venerdì 30 marzo 2018

Non è mai troppo presto per sbagliare - se il buongiorno si vede dal mattino...

Certo che se non ci fossero i pentamassonici con le loro sparate infantili ed isteriche, gli opinionisti potrebbero anche impiegare il loro tempo a parlare di politica invece che di fenomeni sociali.
L'inconsistenza politica del pentastellato medio è rappresentata appieno dai suoi due principali rappresentanti: l'Obama italiano ed il neoeletto alla Camera.
Se il primo è diventato ormai una barzelletta ben dipinta in più occasioni dal sagace e pungente Vincenzo De Luca, il secondo, catapultato dal nulla ideologico e fattuale alla presidenza della Camera quale cifra distintiva della millantata quarta Repubblica, non ha fatto in tempo ad insediarsi che già merita qualche critica e qualche preoccupazione.


Relazioni pericolose
Brutto segno #1) I complimenti della Boldrina. Chi riceve complimenti sinceri e aperti sorrisi da una nemica del Paese non può essere amico del Paese, e ne abbiamo già parlato.

Brutto segno #2) Per sua dichiarazione, la sua priorità, in spregio dei problemi reali e contingenti che affliggono il Paese, è la riduzione degli appannaggi previsti per i parlamentari; lui stesso ha rinunciato non so a cosa e non m'interessa non avendo alcuna importanza per la vita politica del Paese. Quest'atteggiamento dimostra due cose: primo, non capire che il problema non sono i costi della politica (irrisori per un Paese straricco come l'Italia) ma il fatto che una consistente fetta dei politici lavorano contro gli interessi dei cittadini e del Paese. Quindi la sua priorità dovrebbe essere in prima persona di lavorare negli interessi del Paese ed in senso più ampio vigilare sul fatto che i suoi colleghi facciano altrettanto. Secondo, non rendersi conto che riducendo le spettanze ai parlamentari, comprese quelle pensionistiche li si espone maggiormente al rischio corruzione, che è uno dei mali che i pentamassonici millantano di voler risolvere (anche se ha fatto funzionare la penisola italica egregiamente per circa due millenni tranne che in occasione della disfatta borbonica).

Fico come Bergoglio
Brutto segno #3) La trovata di prendere il bus per andare al lavoro assieme ad un manipolo di giornalisti di regime assoldati per quel culto della personalità tanto caro al mondo comunista (ma anche nazi-fascista). Non solo una caduta di stile già vista, utilizzata propagandisticamente dall'anticristo Bergoglio, ma una dimostrazione della pochezza rappresentativa dei nostri politici che ci mette ancor più in cattiva luce rispetto ai Paesi con cui dovremmo interagire: quale immagine può dare all'estero una carica dello Stato tanto refrattaria al suo retaggio istituzionale dal l'immaginare che può continuare a comportarsi come un qualunque cittadino?
Certo che se nella sua posizione non ha paura di muoversi con mezzi pubblici e senza scorta, vuol dire che si sente perfettamente integrato in quel Sistema che a parole dice di voler combattere... . Almeno questo è quello che viene da pensare ad un comune cittadino dotato di un minimo di capacità analitiche.