lunedì 26 febbraio 2018

Chiudere i centri sociali


Da quanto possa ricordare io, studente di Istituto Professionale nella Toscana (rossa) degli Anni di Piombo, i cosiddetti Centri Sociali - che andrebbero più correttamente definiti Centri Antisociali - sono una cloaca in cui defluiscono i più bassi sentimenti (dis)umani: violenza, vigliaccheria, odio, invidia, intolleranza per chi non si assoggetta alla linea comune, discriminazioni in base al ceto sociale, feticismo dei simboli (eskimo = compagno; chiodo = fascista; bandiera italiana = fascismo; moto =fascista; Renault 4 o Citroën Dyane = comunista; ecc.).
Da sempre infiltrati e tenuti d'occhio dai Servizi - almeno le loro sedi più metropolitane - i sedicenti Centri "Sociali" hanno sempre costituito un serbatoio di quelli che Lenin definiva non a torto Utili Idioti: utili alla SUA causa, idioti perché non in grado di rendersi conto di lavorare per un nemico.

Tanto idioti ed ignoranti da non rendersi neanche conto che il loro simbolo di riferimento, il pentacolo alchemico da loro definito "stella", è uno dei principali simboli massonici imposto dai fondatori satanisti (ad es.: Mazzini) alla neo Repubblica Italiana, esportato in sudAmerica dal ladro di cavalli uxoricida nonché rivoluzionario Garibaldi, adottato dai ribelli brasiliani Cangaçeiros, ripreso in Italia dal gruppo neofascista dei NAR e poi definitivamente adottato dalle Brigate Rosse: cioè non sanno che combattono fregiandosi di un simbolo massonico adottato inizialmente da estremisti di destra.
Ma non per nulla l'ignoranza sta alla base del controllo sociale: ben lo sapevano i sabaudi quando, dopo l'annessione del Regno delle Due Sicilie al neonato Regno d'Italia, lasciarono i suoi ex-territori privi di scuole pubbliche per i 15 anni successivi al 1861, creando una generazione di illetterati ignoranti facilmente manipolabile e sottomissibile, dopo aver annegato nel sangue la resistenza. Effetto secondario fu l'aumento di sperequazione sociale tra i filgi dei poveri e quelli ricchi che si erano potuti permettere un'istruzione privata o frequentare università europee.

Tornando al terrorismo (ritenuto) "rosso", molti dei suoi attivisti, reclutati non a caso in quelle vere e proprie scuole d'odio che sono i centri sociali, non si sono mai resi conto che la strategia della tensione fu avviata utilizzando simboli di destra, dirottando poi su quelli di sinistra ritenuti più funzionali agli scopi sottaciuti dei governi filo-americani i cui componenti dei servizi segreti molto spesso sfuggivano al controllo nazionale per essere determinati direttamente dalla CIA (in questi casi, si dovrebbe parlare più propriamente di Servizi Deviati).
Quindi da sempre schiavi ed Utili Idioti dell'ultracapitalismo neoliberista transatlantista. A saperlo, Marx si rivolterebbe nella tomba.
Al giorno d'oggi, gli eredi incolti di quel terrorismo solo per convenienza marchiato di sinistra, lavorano ancora indefessamente a servizio dell'ultracapitalismo neoliberista finanziario, osteggiando  elettivamente con la violenza qualsiasi anelito emancipativo, da loro definito come "fascista".
Eh si, perché oggi come allora, dimostrare di schierarsi per i propri interessi, quelli delle famiglie, dei cittadini e della nazione, è da considerarsi fascista!
Allora, come già rispondeva Almirante quando gli rimproveravano la sua eredità culturale, vuole dire che sono fascista. Di conseguenza chi si oppone a me è uno sfascista, e i fatti quotidiani lo confermano nel vero senso della parola.

La linea "politica" dei centri sociali consiste infatti nell'ostracismo e nella violenza antidemocratica: mai sentito connettere un qualsivoglia programma politico? Non ne sarebbero capaci: non si tratta certo di centri politici ma di bacini di cieca ed eterodiretta manovalanza criminale al servizio del potere precostituito.

Anche nelle TV di regime, i giornalisti non se la cavano meglio dei subumani dei centri sociali: intervistando ad esempio esponenti di Forza Nuova o Casapound, avete mai sentito qualche domanda inerente i loro programmi politici? In mezz'ora di dibattito, le domande vertono sempre su tematiche che pretendono di riesumare dall'oblio della storia un fantomatico pericolo fascista, la presunta violenza dei militanti quanto è palese che ad ostracizzare in maniera violenta le iniziative di destra sono SEMPRE invariabilmente quelli dei centri sociali e non si è mai sentita di una violeza "di destra" se non tornando indietro agli anni di piombo in cui la strategia della tensione, pur avendo la stessa identica matrice, utilizzava anche simboli di destra o multifunzione, come la stella a cinque punte.
Eppure i media disinformatori di regime ce la mettono tutta per associare la destra con atti di violenza, avendo cura di ometterne l'effettiva paternità.
Addirittura si è recentemente manifestato contro il fascismo a seguito della REAZIONE di un singolo squilibrato elettosi a giustiziere, tuttavia sconvolto dalla fresca macellazione di una ragazza da parte di una gang di spacciatori.
Ha inteso colpire come ha colpito degli spacciatori che riteneva (giustamente) responsabili dell'efferato delitto e la cronaca dei fatti si fermerebbe qui se non saltassero fuori dei razzisti antifascisti ad osservare che siccome gli spacciatori sono di razza negra, allora si tratta di un episodio di razzismo!!
Ma la logica che fine ha fatto?