Il Nemico Pubblico Mario Draghi ha dichiarato alla stampa che "...l'Euro ci ha salvato dalla crisi" riferendosi chiaramente alla manica di traditori della Patria di cui fa parte, non certo all'Italia che in forte crisi si trova anche e soprattutto a causa dell'Euro e nessuno intellettualmente onesto e minimamente ferrato in economia può negarlo.
Ulteriore conferma quindi dell'impellenza di sottrarsi al più presto dal giogo della moneta unica europea, come caldeggiato da ben 7 Premi Nobel per l'Economia nonché dai maggiori economisti italiani tra cui i più popolari Nino Galloni, Alberto Bagnai e Claudio Borghi Aquilini.
E non possiamo certo aspettarci che a spegnere l'incendio sia chi lo ha appiccato e neanche è coerente ascoltare i suoi consigli: prima di tutto dobbiamo esautorarlo dal potere e poi riservarci il diritto di giudicarlo per le
sue azioni gravemente lesive nei confronti dello Stato.
sue azioni gravemente lesive nei confronti dello Stato.
Si tratta solo di accettare la realtà dei fatti e non perseverare a marciare indefessi e compatti verso il baratro aperto da una classe dirigente nominata a Washington ed a Berlino che, molto diligentemente e come ha mostrato di fare, lavora negli interessi di USA e Germania e non certo dell'Italia.
Non possiamo infatti continuare all'infinito ad aiutare Paesi esteri: è arrivato il momento di fare qualcosa per il nostro Paese ed a tale scopo l'imperativo è dotarci di una classe politica dirigente che lavori finalmente per i nostri interessi. Le conseguenze del Colpo di Stato del 2011 hanno sospeso per troppo tempo i nostri diritti democratici, impedendoci di eleggere i nostri politici. Ora siamo in forte ritardo - come ha ricordato anche l'indegno presidente Napolitano - rispetto alla scadenza naturale dell'ultimo governo legittimamente eletto nel 2008 quindi alle urne subito. Avrebbe detto qualcuno in passato: "Qui o si fa l'Italia o si muore".
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