Il posto migliore per nascondere qualsiasi cosa è in piena vista.
[Edgar Allan Poe, La lettera rubata]
[Edgar Allan Poe, La lettera rubata]
Una delle tecniche di controllo mentale(*) che risultano essere più efficaci e facili da attuare, è quella di banalizzare a tal punto un fenomeno da renderlo non più significativo agli occhi di chi ne ricerca compulsivamente le cause immaginandole occultate da strati di verità sovrapposte ed avviluppate tra loro.
In fondo, coloro che sono additati come complottisti, non fanno altro che sostenere l'evidenza di fatti comprovati e non a caso George
Orwell diceva che libertà è sostanzialmente essere liberi di affermare che 2+2 faccia 4 e che tutto il resto viene di conseguenza.
Orwell diceva che libertà è sostanzialmente essere liberi di affermare che 2+2 faccia 4 e che tutto il resto viene di conseguenza.
*) le teorie sul Controllo Mentale derivano dagli studi sul comportamento delle masse descritti da Gustave Le Bon nel 1895 nel suo Psicologia delle Folle e successivamente dallo stesso Freud, nel 1921, col suo saggio Psicologia delle masse e analisi dell'Io. I principali sistemi di governo più o meno dittatoriali che si sono succeduti non solo in Occidente a partire dall'inizio del '900 hanno fatto tesoro di tali insegnamenti riuscendo a condizionare il comportamento di enormi masse umane senza ricorrere (apparentemente) a mezzi coercitivi ma riuscendo invece a plagiare le loro stesse opinioni arrivando addirittura a determinarne i desideri. Questo accade con assoluta regolarità ogni volta che è "il popolo" a chiedere con forza un'azione di guerra contro un presunto nemico. In questo ambito, fu il Nazional Socialismo tedesco a utilizzare in maniera funzionale tali principi che elevò al rango di scienza, denominata in maniera pragmatica Mind Control. Con la sconfitta del nazismo tedesco almeno apparentemente antisionista nacque il nazismo americano sfacciatamente sionista che fece tesoro del lavoro degli scienziati tedeschi offrendo loro la possibilità di sviluppare ulteriormente i loro studi - ma al servizio dello Zio Tom - col programma che fu ridenominato MKUltra dall'inglese Mind Kontrol. Il cinema di propaganda sionista di Hollywood ha reso immaginifica questa realtà estrinsecandola nel film Và e uccidi del 1962 - guarda caso proprio un anno prima dell'omicidio Kennedy il cui autore presunto non ricordava nulla dell'accaduto. Il remake del 2004 utilizzò invece lo stesso titolo del libro da cui fu tratta la storia: The Manchurian Candidate. Anche e non solo nel film L'Uomo che Fissava le Capre si accenna alle tecniche di controllo mentale che permettono di distruggere e poi ricostruire una o più personalità in un qualsiasi soggetto, nell'ambito di un preciso programma di lavaggio del cervello e condizionamento mentale. Gran parte degli gli assassini che non ricordano nulla delle loro azioni criminose o di quelli che mettono in atto omicidi-suicidi, hanno in comune una latitanza di circa tre settimane nel periodo precedente agli eventi: il tempo necessario per realizzare un programma MK. Sembrerebbero fantasie cinematografiche se non si tenesse conto di riscontri del genere e perfino di testimonianze dirette nel nostro Paese, la più attendibile delle quali da parte di un magistrato come Paolo Ferraro che a seguito di una sua denuncia per fatti che riguardavano tali pratiche, rischiò addirittura un TSO che riuscì ad evitare solo grazie alla sua competenza in ambito legale.
Il lavoro dei debunker negazionisti, sia in qualità di Utili Idioti che al soldo del regime corrente, è molto più difficile e complesso perché sono costretti ad elaborare delle false verità basandosi su astrusi sofismi che, agli occhi smaliziati di chi possiede adeguati strumenti analitici, appaiono spesso comici ed infantili.
Basti pensare alle versioni ufficiali sugli accadimenti dell'11 settembre americano per accorgersi che sono costruite calpestando senza vergogna i principi fondamentali della fisica e dell'ingegneria. Eppure, c'è chi crede a determinate versioni ufficiali.
La Programmazione Neuro Linguistica insegna, nel suo postulato di partenza, che la mappa non è il territorio ovvero che la realtà non è l'immagine che ne ricaviamo: tanto è quotidianamente vero questo che possiamo apprezzare tante descrizioni diverse di un evento quante sono le persone a raccontarcelo.
C'è chi con sofismi apparentemente logici e condivisibili difende e giustifica le pratiche più irrazionali e deleterie come le vaccinazioni obbligatorie, la permanenza nell'euro zona e nell'Europa sovietica o l'immigrazione forzata di giovani maschi stranieri nullafacenti da mantenere sul territorio a nostre spese ma l'impegno più strenuo dei disinformatori appare quello profuso nello sviare l'attenzione dal fenomeno che sembra (almeno agli occhi del potere) costituire il vero coperchio del Vaso di Pandora di questi tempi ed a cui molti altri fenomeni più o meno sconfessati e malefici possono essere collegati: la pratica delle irrorazioni aree clandestine, volgarizzate con la locuzione di "scie chimiche".
Ci vuole una bella faccia tosta per dichiarare come inesistente un fenomeno evidente ed ultra comprovato eppure non solo si adoperano quotidianamente per farlo ma ci riescono pure anche se ai danni di una fetta sempre meno consistente di popolazione. La capillarità operativa di tali campagne disinformative arriva addirittura al punto di tracciare elettronicamente scie bianche nei cieli di vecchi film rimasterizzati per costruire un'ulteriore falsa prova dell'esistenza delle scie da molto prima che se ne parlasse.
In realtà il fenomeno delle scie di condensa, a cui si vorrebbe attribuire tutta la fenomenologia dei cieli striati in maniera permanente fino a diventare bianchi opalescenti dei nostri giorni, fu osservato per la prima volta nel corso del secondo conflitto mondiale quando i caccia tedeschi dotati di turbocompressore riuscirono per la prima volta a volare a quote superiori agli 8000m s.l.m. perché a quote inferiori queste scie non possono formarsi. Anzi, assieme a tale quota minima di volo, per la loro manifestazione sono necessari altri due parametri minimi, costituiti da un'umidità relativa non inferiore al 70% e ad una temperatura atmosferica non superiore ai -40°C; parametri che tutti assieme hanno meno del 3% di probabilità di verificarsi nel corso di un volo e questa è esattamente la probabilità reale che si verifica, in un determinato momento, di poter individuare la formazione di scie persistenti al seguito di aerei.
Appare chiaro che la ricorrenza con cui si possono apprezzare tali scie nel cielo è di gran lunga superiore - almeno una ventina di volte - a tale dato e per di più esiste un altro riscontro che taglia la testa al toro: in un determinato periodo di stabilità climatica, le giornate in cui si vedono più scie risultano più calde invece di essere più fredde come apparirebbe logico! Ma questa è un'osservazione opinabile che richiede dimostrazioni gravate da una certa relatività.
Chi è abbastanza datato per ricordarsi che in origine il personaggio fumettistico di Super Man si chiamava Nembo Kid e non aveva una S tracciata sullo scudo giallo impresso sul petto, può ricordare anche che la storia del superuomo assomiglia in maniera incredibile a storie già sentite...: figlio di abitanti dello spazio, è dotato di super poteri e viene cresciuto da una coppia terrestre, eccetera, in pratica una riedizione della storia di Gesù Cristo ma in questo caso la verità spiattellata sotto gli occhi è ancora più indicativa: il vero nome di Nembo Kid alias Superman è Kal El, che nell'ebraico biblico significa "El rapido", ed è figlio di Jor El che nella stessa lingua significa "El di luce". Il termine El, di cui nessuno al mondo conosce il significato originale, è quello che nei testi biblici viene tradotto più o meno indebitamente con "Dio".
Un recente esperimento di comunicazione linguistica tra due Intelligenze Artificiali (AI) è stato interrotto per prudenza nel momento in cui, non solo entrambe hanno cominciato a costruire frasi per noi prive di senso - nonostante un'accurata e rigorosa programmazione semantica - ma hanno addirittura elaborato un linguaggio sconosciuto con cui continuavano a comunicare.
Non ricorda un po' i prodromi della distopia narrata nella serie cinematografica di Terminator (ma anche, in maniera meno visionaria, in War Games)?
Se è vero che alcuni temi anticipati in letteratura (basti pensare alle opere di Jules Verne, Aldous Huxley, George Orwell) e nel cinema hollywoodiano si sono poi manifestati come fenomeni reali negli anni successivi, attenzione allora a non relegare con troppa facilità nei calderoni del complottismo e della fantascienza alcune ipotesi ed alcuni accadimenti che con troppa superficialità si possono ritenere fantasiosi o non significativi.