Scritto quando era ormai sotto attacco da parte del suo "figlio africano" Obama, dal Grande statista libico che aveva portato il suo Paese ad uno stato di benessere e sicurezza e progettava - come Malcolm X - un'Africa sovrana e progredita attraverso un'unione ed una moneta continentale.
Come per quasi tutte le guerre sioniste a cui siamo costretti ad aderire ed a subirne le conseguenze a spese nostre, anche l'Italia ha avuto da perdere, e non poco, con la distruzione pianificata della Libia.
Anche il dramma dell'immigrazione di massa attraverso la Libia è ora possibile solo perché il Paese africano è allo sbando, in mano a bande armate più o meno legittimate dall'attuale malgoverno.