- Aggiornato con un link d'approfondimento inserito il giorno 4 -
In maniera sempre più scialba e meno convinta, anche quest'anno si è festeggiata una repubblica che non è mai stata pienamente autonoma fin dalla sua fondazione, per altro già basata su di un inganno referendario visto che almeno nel sud Italia, il 63% degli elettori si espresse per la Monarchia e non è dato sapere dei numeri derivanti dai brogli attuati nelle sezioni del centro-nord, allora sotto pieno controllo partigiano ed "alleato".
Ad ogni ricorrenza bisogna ricordarsi che l'unica differenza tra la nostra repubblica e quelle centro-sud americane a controllo USA, dette non a caso "delle banane", è che l'Italia rimane, nonostante i continui depauperamenti del patrimonio ed i sistematici ladrocini, uno dei Paesi più ricchi del mondo, forse il più ricco in assoluto se nel conteggio venissero computati i patrimoni
artistico e monumentale.
artistico e monumentale.
E dal punto di vista industriale, ancora fa paura a tutti, Germania ed USA compresi.
Per cui, afflitto com'è fin dal Colpo di Stato del 1992 da governi-fantoccio, il nostro Paese, privo di autodeterminazione (i grandi oppositori vengono sistematicamente eliminati, vedi casi Mattei, Moro, Craxi, Andreotti, ecc. ecc.), è territorio di scontro per chi vuole accaparrarsene il pieno controllo o strappare ai concorrenti brandelli di potere.
Creata ed ancora rivendicata ufficiosamente dagli inglesi, l'Italia politica è attualmente contesa tra anglosassoni transatlantici, tedeschi compresi, ed israeliani. Tra tanti litiganti, noi legittimi padroni del Paese non siamo ancora capaci di approfittarne per (ri)prenderne il controllo.
Notare, sulla scheda referendaria del dopoguerra, le traduzioni in tedesco ancora necessarie per le popolazioni residenti in territori strappati all'Austria e ancor oggi individuate col toponimo, geograficamente infondato, di "Sud Tirolo".
Notare, sulla scheda referendaria del dopoguerra, le traduzioni in tedesco ancora necessarie per le popolazioni residenti in territori strappati all'Austria e ancor oggi individuate col toponimo, geograficamente infondato, di "Sud Tirolo".
Link di approfondimento: