mercoledì 31 maggio 2017

Italia: bomba o esperimento sociale?


Probabilmente si tratta di un esperimento sociale: sondare la capacità di sopportazione dei sudditi e dei cittadini medi italiani.
In assenza di uno Stato che compia il suo dovere istituzionale di rappresentare i cittadini, l'Italia è chiaramente alla mercé di potenti organizzazioni sovranazionali che agiscono e legiferano attraverso i LORO rappresentanti nel governo, nel loro esclusivo interesse.

- Le necessità e gli interessi della popolazione italiana sono sistematicamente ignorati.

- Aziende in credito con lo Stato falliscono perché lo stesso Stato pretende di riscuotere le imposte calcolate sulla presunzione di reddito e non sul
reddito effettivo, come se lo Stato che eroga il credito non sapesse cosa fa lo Stato che riscuote l'imposta. Ma così è.

- La pressione fiscale è insostenibile per molti imprenditori che infatti sono costretti a chiudere a migliaia ogni giorno.
Le maglie della burocrazia sono talmente complesse da dissuadere molti imprenditori dall'avviare nuove imprese ed in ogni caso, tutto il sistema burocratico e fiscale appare congegnato per stroncare sul nascere qualsiasi velleità imprenditoriale o di spingerla a cessare l'attività se già avviata.

- La sicurezza sociale, reale o percepita, non fa alcuna differenza, è in crisi ed ogni fatto di cronaca nera in cui le vittime si difendono cagionando danni agli assalitori è utilizzato per stigmatizzare la violenza... delle vittime! Come se per la loro testa fosse mai passata l'intenzione di fare del male a degli estranei. Si coglie ogni occasione possibile per sottolineare la pericolosità delle armi da fuoco detenute dalle vittime, non dagli aggressori! Come se le armi sparassero da sole e costituissero l'unico mezzo di difesa col quale si rischia di eccedere nell'utilizzo. L'idea demenziale che possa essere utile limitare la vendita ed il possesso legale di armi, trova un consenso diffuso, come se i delinquenti si rivolgessero normalmente al mercato legale per armarsi e poi provvedessero contestualmente a dichiararne il possesso in Questura. Eppure molti condividono quest'idea, per quanto idiota senza appello.

- Sudditi e cittadini colpiti da catastrofi più o meno naturali vengono abbandonati a loro stessi con la scusa di una burocrazia molto attenta a non distribuire aiuti a chi non ne è titolare (salvo richiedere i soldi indietro in caso di risultanze posteriori) nonché la difficoltà di reperimento dei fondi necessari, tamponata da patetiche quanto ipocrite campagne di donazione spontanea che in un Paese ricco come l'Italia non superano la soglia del ridicolo. Allo stesso tempo, sembra che le casse dello Stato siano senza fondo quando si devono finanziare manifestazioni di golf, eventi e strutture che riguardano il gioco del calcio o altre giochi a palla, distribuzione di fondi alle cooperative rosse o alla Caritas impegnate nel losco affare dell'immigrazione forzata.
Per il recente G7 di Taormina si sono dilapidati ben 37,5 milioni di Euro generando solo un minimo indotto nel settore alberghiero e la temporanea sospensione dell'importazione di migranti. Come dire: guardate quant'è facile fermare la macchina dell'immigrazione, però scegliamo di farlo solo quando dobbiamo salvare la faccia.

- In un Paese in cui la disoccupazione è in aumento, si provvede a favorire l'immigrazione di masse composte all'85% da maschi tutto sommato benestanti di età compresa tra i 15 ed i 39 anni. E' chiaro che in una nazione in cui, per giunta, la natalità è in diminuzione a causa delle crescenti difficoltà economiche di sostentare una famiglia, un campione così assortito può solo determinare un sicuro sbilancio sociale.
Per di più, la stragrande maggioranza degli immigrati coinvolti nella tratta, professano religioni musulmane e non possiedono gli strumenti culturali per integrarsi, "forti" anche di un Quoziente Intellettivo mediamente più basso della media nazionale, decisamente più basso ove si considerino i provenienti dalla fascia equatoriale che in media denunciano QI vicini a quelli che nella nostra società sono considerati clinicamente da "ritardo leggero".

- La giurisprudenza appare garantista soprattutto nei confronti di chi delinque, sorvolando allegramente sui diritti delle vittime di truffe o altre sopraffazioni.
E' abbastanza recente la depenalizzazione di decine e decine di reati.

- Nonostante la produttività industriale sia aumentata nel corso degli anni, le giornate di lavoro hanno sempre la stessa lunghezza e, con la necessità di integrare un magro stipendio con degli straordinari, rischiano nel complesso di rubare letteralmente la vita ai lavoratori, impedendo loro di viverla in maniera soddisfacente.

- Le rivendicazioni di diritti da parte di determinate categorie sociali - e non da tutte le persone in maniera identica, a prescindere dal loro sesso, etnia, razza o religione - non possono che creare tensioni sociali e fallire automaticamente i loro presupposti, creando altre ingiustizie. In una società già fortemente frammentata da ideologie, tifo calcistico e status sociale, altre discriminanti come etnia, razza e religione rischiano di polverizzare ulteriormente la cittadinanza. L'attacco in corso alla famiglia, iniziato col femminismo ed attualizzato con l'avvento della demenziale teoria gender e l'attenzione verso l'inesistente problema delle unioni civili, spinge verso la distruzione della molecola di base costituente la società, assicurando un controllo totale e sempre più capillare della popolazione.

- La sanità ufficiale appare schierata apertamente con le Case farmaceutiche ed ogni suo provvedimento è chiaramente mirato ad incrementare i guadagni ed il controllo delle multinazionali del farmaco i cui interessi sono in netto ed inevitabile contrasto con quelli della popolazione. S'impongono vaccini obbligatori solo per obbedire ad un ex presidente USA inviato in Italia a questo scopo, senza preoccuparsi minimamente della salute degli italiani.

- La partecipazione della popolazione alla politica è precipitata a livelli sovietici e la gente pare non avvedersene. Nel 1992 e nel 2002 si sono verificati due colpi di Stato la qual gravità è stata ampiamente sottovalutata ma che hanno spianato la strada ad un controllo totale della Cosa Pubblica italiana da parte di enti sovranazionali. Dall'ultimo rovesciamento di governo non si va alle urne e governi tecnici nominati direttamente a Washington amministrano il nostro Paese, uno dei più importanti del mondo, per quello che è attualmente: una dipendenza americana contesa anche dal Regno Unito ed Israele.

- Il nostro Esercito, anziché essere impiegato per  i suoi compiti istituzionali viene utilizzato per missioni di guerra per conto terzi ma a nostre spese e per traghettare masse di migranti che creano un grosso impatto economico e sociale.

- Accettiamo di aderire a piani sanzionatori internazionali nei confronti di Paesi nostri importanti partners commerciali, con gravi conseguenze per la nostra economia, solo per asservire interessi economici e strategici americani.

Si potrebbe andare ancora avanti nel citare situazioni ognuna di esse "insostenibili" ma tuttavia incredibilmente tollerate dalla popolazione, forse a causa della disinformazione soverchiante, del qualunquismo indotto negli anni e della mancanza di tempo e volontà di informarsi ed eventualmente agire in propria difesa, ritenendolo forse inutile.

La tecnica utilizzata appare quella della "rana bollita" già sviscerata nel Mein Kampf hitleriano in cui si suggerisce di sottrarre le libertà individuali con estrema gradualità in modo che quando ce se ne avvede è troppo tardi per reagire. Oppure come ipotizzato in apertura, si tratta di un esperimento sociale in corso per appurare la soglia di sopportazione della popolazione in modo da, eventualmente, rilasciare qualche concessione formale per poi continuare a serrare le spire del boa in maniera meno evidente, fino a che sarà troppo tardi per divincolarsi.

Una spiegazione alternativa, infine, estremamente pessimistica ma non per questo meno realistica, è che si cerchi di distogliere la nostra attenzione da problemi ancora più seri che potrebbero essere rappresentati da un'imminente catastrofe di ordine più o meno naturale oppure una guerra globale.