Sono costretto a rivedere, almeno parzialmente, ciò che ho affermato nell'articolo precedente nel quale ipotizzavo uno stato di piena coscienza scarsamente diffuso tra l'elettorato americano.
Che le elezioni saranno viziate da brogli è molto più di un'ipotesi per via delle famose macchinette che fanno capo al magnate criminale Soros ma anche per quanto riguarda i sondaggi, Wikileaks, attraverso la pubblicazione di alcuni documenti, conferma che siano truccati e sappiamo bene quanto sia facile giocare con i rilievi statistici.
Se così non fosse non si spiegherebbe perché la Clinton continua a tallonare Trump nei sondaggi nonostante la costante e diffusa perdita di credibilità che la guerrafondaia isterica ha subìto durante la campagna elettorale (ma anche da prima).