Com'è d'uso per i media americani, in tutti gli Stati sono stati lanciati dei sondaggi subito dopo il confronto diretto in TV tra i due principali candidati.
Contrariamente a quanto propagandato dai media di regime italiani, le intenzioni di voto popolari privilegiano di gran lunga Trump almeno in 26 sondaggi indetti in vari Stati, con percentuali che vanno dal 50,17 a ben l'87% toccato in due occasioni, con 7 valori oltre il 60% e 5 oltre il 70.
Per contro, la Clinton risulta in testa in altri 4 sondaggi con percentuali che vanno dal 51 al 64% ed è anche vero che molte elezioni degli ultimi anni - e non solo negli USA - sono solo uno sfoggio formale di democrazia in quanto il vincitore era già
designato da tempo.
designato da tempo.
Comunque, nel complesso una netta prevalenza di
Trump sulla Clinton, aspettiamo adesso il responso delle urne anche se negli USA tali sondaggi costituiscono quasi un'impegnativa sul risultato finale.
Trump sulla Clinton, aspettiamo adesso il responso delle urne anche se negli USA tali sondaggi costituiscono quasi un'impegnativa sul risultato finale.
Per ribaltare la situazione, dovrebbe verificarsi un evento di grande portata a discredito del magnate, cosa non improbabile visti i precedenti e le tecniche con cui il Sistema sa difendersi ed attaccare. Oppure un semplice broglio all'austriaca.
In Italia, la macchina del fango funziona benissimo e, per quanto usi armi manifestamente a salve, riesce sempre nel suo intento anche perché gli organi di propaganda svolgono molto bene il loro lavoro ed il cittadino medio è talmente oberato di problemi quotidiani da non riuscire neanche ad approfondire e verificare su ciò che si sente dire dai media. Anche per questo motivo tutte le cronache che passano i media di regime sono sempre impoverite da commenti ed opinioni. Preconfezionare delle opinioni sta infatti alla base della disinformazione e della propaganda.
Tuttavia, sia l'elettorato che i media americani appaiono più evoluti e smaliziati di quelli italici che, ricordiamo, pongono questo disastrato Paese al 77° posto al mondo quanto a libertà di stampa e quindi d'opinione.