mercoledì 12 luglio 2017

La Politica come la Medicina


Provenendo da una famiglia che, a partire da fine '800, ha enumerato finora 12 medici, ho potuto assistere al progressivo cambio di paradigma che ha caratterizzato la professione, una volta mirata alla cura delle malattie, oggi al mero lenimento dei sintomi ad esse collegati.
Chiaramente, se le Case farmaceutiche sono enti privati e pertanto mirati al profitto, è puerile pensare che possano avere interesse a ridurre il numero di malati e quindi è comprensibile il loro interesse a stravolgere la stessa missione della Medicina. Non a caso, i percorsi formativi dei medici sono ormai del tutto pianificati dalle stesse Case farmaceutiche che detengono saldamente in mano gli atenei e la stessa ricerca. 

Una degenerazione molto simile ha interessato anche la politica italiana. Negli
anni '60 sembrava ancora che essa consistesse nella mera amministrazione della Cosa Pubblica negli interessi dei cittadini; progressivamente, e con due forti accelerazioni in occasione dei Colpi di Stato Medium e Soft degli anni '92 e 2011, si è percepita la netta sensazione che la politica ormai consistesse nel puro asservimento della sua classe ad interessi sovranazionali, nel pieno disinteresse o totale disprezzo degli interessi pubblici. A riguardo basti paragonare i provvedimenti (non) presi a favore dei terremotati, ostacolati da millantate mancanze di fondi ed inghippi burocratici con quelli pronti e munifici a favore delle più amene ricorrenze come manifestazioni (pseudo)culturali o lo snobistico gioco del golf. A leggi si aggiungono leggi scambiando sempre le sanzioni per la cura e la prevenzione, col risultato di complicare ulteriormente il lavoro dei magistrati e dei tutori dell'ordine.
L'Italia, già patria del Diritto oggi patria della Distorsione, è afflitta dalla giurisprudenza più complessa ed articolata del mondo, in cui i principi base sanciti dalla Costituzione - che per quanto imperfetta, malaccio non sarebbe - vengono sistematicamente elusi o violati. Nonostante ciò, i burocrati orwelliani di ciò che rimane della Sinistra (la sua parte peggiore) non trovano altra soluzione che lavorare di più come il cavallo Gondrano ovvero varare ancora più leggi inutili, inique, contraddittorie, inapplicabili, liberticide, anticostituzionali perché ormai hanno perso il bandolo della matassa in un labirinto che essi stessi hanno creato e continuano ad ampliare.