Probabilmente colto di sorpresa ed impreparato - forse troppo sicuro di sé ed impigritosi sugli allori dei risultati conseguiti finora - il Sistema statunitense ha cercato e sta cercando in tutti i modi possibili di capovolgere la scelta popolare del presidente, durante e dopo la campagna elettorale:
- Facendo scaricare Trump dal suo stesso partito che non ha speso un dollaro per la sua campagna elettorale;
- Denigrandolo utilizzando esponenti del suo stesso partito;
- Scavando nel suo passato ed accusandolo di peccati inesistenti come alcune considerazioni ultratrentennali sulla disponibilità di molte donne ad accompagnarsi con uomini potenti (mi pare sia una realtà consolidata da qualche centinaio di milioni di anni e non solo
nella specie umana) e di aver eluso le tasse oltre un decennio fa IN MANIERA LEGALE;
- Coprendo i crimini perpetrati dalla sua principale avversaria;
- Scatenando contro di lui la faziosità di 57 media mainstream americani su 59;
- Cercando di invalidare o giustificare il risultato del voto gridando al broglio quando è proprio il PD (guarda un po' che assonanza col nostro Partito Della corruzione e dell'illegalità! Dev'essere un marchio di fabbrica massonico) che è ricorso a spregevoli brogli facendo votare i morti, ri-votare i vivi e falsando i dati grazie alle macchinette di Soros;
- Accusando addirittura la Russia di aver manipolato il voto attraverso artifici elettronici. Questa isteria anti-Putin ricorda molto il periodo in cui in Italia si accusava Berlusconi di qualsiasi cosa andasse storta nel Paese, dimenticando che gli si impediva di portare avanti i suoi programmi.
- Cercando di congelare il passaggio di poteri causa motivi di forza maggiore: in parole povere, cercando disperatamente di scatenare un conflitto internazionale che vedesse gli USA "obbligati" ad intervenire contro il nemico per antonomasia, nonché ex-alleato quando faceva comodo: la Russia.
Queste considerazioni s'impongono a seguito del vergognoso discorso di fine anno (e fine mandato) tenuto dall'ancora Presidente Obama, premio Ignobel per la Guerra, zeppo di spudorate menzogne come sono stati entrambi i suoi mandati. Talmente irritante che non ve lo propongo neanche: le parole di certi personaggi è meglio che si disperdano nell'etere al fine di ritrovare un senso.