sabato 9 luglio 2016

Un giorno sulla Terra piatta



Quanto sarebbe diversa la nostra vita se la Terra fosse piatta?!?

Orizzonte - Se la Terra fosse piatta, la linea dell’orizzonte, che quando è visibile vediamo saldamente disegnata sempre alla stessa altezza, la individueremmo ogni giorno ad un’altezza diversa, in base alla visibilità del momento: più bassa (nel nostro campo visivo)  e vicina quando l’aria è meteorologicamente stabile, più alta e tendente all’infinito quando l’aria è instabile e quindi più limpida.


Viaggi – Trovandoci su di una superficie piatta, le carte geografiche offrirebbero una riproduzione del mondo perfetta e la rotta più breve tra un punto e l’altro non potrebbe che essere una sola e perfettamente rettilinea, sia sulla carta che nella realtà.  Invece nella realtà riscontriamo discrepanze tra le rotte tracciabili sulle carte e quelle possibili sulla Terra e tra due antipodi, le rotte possibili (salvo ostacoli insormontabili) sono virtualmente infinite, spaziando in tutti i 360°. Venendo a mancare la forza di Coriolis, navi ed aerei impegnati sulle lunghe distanze non dovranno tenerne più conto. Africa e sudAmerica si svilupperebbero in direzioni opposte e per andare dal Capo di Buona Speranza a Capo Horn sarebbe necessario percorrere non meno di 20.000km. Nel caso la Terra oltre ad essere piatta fosse anche ferma, inutile andare a Parigi per vedere il Pendolo di Foucault perché non funzionerebbe più, anzi non sarebbe mai stato inventato.

Fusi orari e territorio – Ben conoscendo la geografia relativa ai fusi orari, scopriremmo che le terre emerse, ma anche i mari, che si trovano più a sud sono in realtà enormemente più dilatati in senso Est-Ovest  di quanto ci dicono.

Circumnavigazione dell’Antartide – Se la Terra fosse piatta, l’Antartide delimiterebbe tutto il nostro mondo e per fare il periplo di tutte le sue coste, non basterebbero le circa 9000 miglia nautiche che sappiamo ma ne dovremmo percorrere circa 70.000.

Albe e tramonti – Dovremmo dimenticarcene perché su di una Terra piatta vedremmo il Sole in qualsiasi momento della giornata, le notti non sarebbero mai perfettamente buie e probabilmente non vedremmo mai la luce delle stelle.


Sole – Non solo saremmo sempre in grado di individuare la sua posizione ma vedremmo mutare le sue dimensioni relative, al variare della distanza. Se fosse molto piccolo, potremmo vederlo ridursi alle dimensioni di una stella e le nostre notti sarebbero buie come quelle attuali.

Luna – La vedremmo sempre piena, più o meno lontana e quindi anche di dimensioni variabili.  A seconda della sua posizione relativa al Sole, potremmo anche vederla nascosta dal Sole oppure nascondere il Sole come accade a volte in realtà.

Durata delle ore di luce – Immaginando un Sole molto più piccolo e vicino e tralasciando di considerare se è il suo moto a scandire l’illuminazione oppure è quello della Terra, scopriremmo che l’area che è capace di illuminare è molto ridotta, cosicché in prossimità  del polo Nord la giornata avrebbe sempre la stessa intensità  luminosa anche se la fonte di luce ci girerebbe intorno; farebbe meno freddo e le giornate sarebbero meno luminose nel periodo invernale mentre avvicinandoci all’Antartide, vedremmo il Sole o più esattamente il cono di luce che proietta, spostarsi a velocità quasi doppia che all’Equatore e le ore d’illuminazione sarebbero all’incirca la metà, con delle notti interminabili che non sapremmo come impiegare… . 

Estensione dei ghiacci – essendo fino alla metà dell’Equatore le ore d’illuminazione diurna, la dispersione termica notturna prevarrebbe sul riscaldamento diurno e la fascia ricoperta dai ghiacci arriverebbe molto più a nord fino ad interessare parte del sudAmerica e probabilmente del sudAfrica. Se consideriamo che in Antartide sono state misurate temperature anche inferiori ai -80°C, spingersi ancora più verso la sua periferia a noi più lontana sarebbe del tutto impossibile, oltreché inutile. Invece possiamo sempre sperare che un giorno chi detiene e controlla la zona ci faccia sapere cosa c'è veramente al Polo Sud.

Firmamento – Se la Terra fosse piatta, noi boreali vedremmo sempre le stesse costellazioni anzi un po’ meno in quanto oscurate dalla mancanza di sfericità delle terre. Se invece fosse piatta dal punto di vista degli australi, non avrebbero mai la possibilità di vedere la Stella Polare e le costellazioni che vediamo noi. Tra tutte le cervellotiche “dimostrazioni” della Terra piatta, questa è quella per la quale è più difficile fornire una spiegazione alternativa e che in genere fa cascare definitivamente l’asino dei “pizzaroli” terrapiattisti.
Sotto questo aspetto va rimarcato che con una Terra piatta, la costellazione della Croce del Sud non potrebbe più indicare il sud in quanto lo stesso punto cardinale si opporrebbe al nord non più in una posizione puntiforme ma distribuito nell'arco di 360°.
In altre parole: sulla nostra Terra sferica, procedendo verso sud da qualsiasi punto del mondo non si può che giungere, alla fine, allo stesso punto geograficamente individuato come il Polo Sud, posto non esattamente al centro dell'Antartide ma spostato verso i Mari di Ross e Weddell.
Nella balzana ipotesi di una Terra piatta, non esisterebbe più un Polo Sud verso il quale potersi dirigere ma infinite direzioni possibili (identificabili non con un solo sud ma con infiniti sud) che divergerebbero all'infinito allontanandosi dal Polo Nord.

Cicloni – venendo a mancare la forza di Coriolis, i vortici ciclonici avrebbero tutti lo stesso verso in qualsiasi punto del mondo: se ci arroghiamo la presunzione che il mondo debba essere per forza come lo conosciamo nell’emisfero boreale, i cicloni dovranno tutti girare obbligatoriamente in senso antiorario e dovremmo prevedere delle sanzioni per quelli che girano al contrario… .
In alternativa, potrebbero girare a casaccio.

Traiettorie balistiche – per chi lancia missili, ma anche per i cecchini che vogliono colpire con precisione bersagli lontani chilometri, non ci sarà più bisogno di tenere conto dell’effetto Coriolis.

Fortunatamente di piatto c’è solo il cervello di chi immagina una Terra piatta e quindi possiamo continuare a goderci, finché ce n’è, la nostra grande e meravigliosa sfera nello spazio.