lunedì 20 giugno 2016

Gli USA sull'orlo di una rivoluzione popolare?

Probabilmente negli USA gli ultimi presidenti a cercare di decidere qualcosa sono stati John F. Kennedy e Nixon, dopo di loro si sono visti solo mediocri attori - con l'eccezione di Reagan che in questo campo era un professionista - intenti ad interpretare la parte assegnata da chi li aveva voluti al potere.
Tra questi, Obama è forse il peggiore di tutti essendo fin troppo facile scorgere la falsità nel suo volto ad ogni suo proclama, tanto da togliere un eventuale Razzie Awards a Bush Jr. che prima di lui era sembrato il peggiore.
Ma a Bush non era mai stato chiesto di usare il gel irritante per piangere in diretta come ha fatto almeno in un'occasione Obama. E questo è possibile solo in un Paese in cui la democrazia consumistica è talmente avanzata che l'elettorato (quel terzo di popolazione che da illuso si reca ancora alle urne) non riesce più a distinguere tra realtà e finzione: epopea 11/09 docet nonché i filmati hollywoodiani
dell'ISIS (> video a margine)

E' anche possibile che le sue ultime esternazioni sull'eccessiva facilità di acquistare armi per un privato cittadino siano frutto di una lotta corporativa in cui la lobbyes delle armi sta perdendo punti ma questo sembra improbabile se si tiene conto che il mercato delle armi "civili" negli USA copre solo una percentuale irrisoria degli enormi profitti delle Case costruttrici che armano non solo gli States - che in fatto di spese per gli armamenti sono di gran lunga il primo Paese al mondo - ma molti clienti esteri compresi ovviamente i principali gruppi terroristici.
L'ipotesi più concreta rimane quindi la crescente paura che una quota significativa di popolazione stia prendendo coscienza della realtà e cominci ad essere stufa di vivere in un Paese guerrafondaio ed imperialista in cui le libertà civili sono sempre più ridotte in nome di inesistenti minacce interne.
Non ha mancato Obama di ribadire la sua preoccupazione per l'armamento civile, in occasione dell'incidente che avrebbe visto un bambino di 4 anni uccidersi con la pistola trovata in casa. Un accadimento che sarà anche reale ma drammaticamente opportuno per la sua campagna di disarmo... unilaterale.