
Intanto, si infiamma il toto-governo: PD, PDL, Lega e Scelta civica di Monti si stanno dividendo le poltrone in parti uguali, come previsto dall’inciucio post elettorale. In attesa di capire chi sarà il premier – Giuliano Amato è in pole – Mario Monti avrà il Ministero dell’Economia o quello degli Esteri (candidato a questa poltrona anche Massimo D’Alema).
Gaetano Quagliariello (PDL) sarà Ministro delle Riforme, poi una sfilza di riconferme del governo Monti, tanto criticato in campagna elettorale da Berlusconi e Bersani.
“Monti e i suoi ministri ci hanno affamato”, ha ripetuto il leader del PDL in questi mesi, e allora che si fa?
Riconferme per tutti: Anna Maria Cancellieri rimane Ministro dell’Interno, Paola Severino Ministro della Giustiza, Corrado Passera resta allo Sviluppo e la Fornero ha grosse chance di restare al Welfare. Gianni Letta (PDL), sarà sottosegretario alla presidenza del consiglio.
C’era bisogno di andare a votare?
Integralmente tratto da CONTRO COPERTINA
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