martedì 15 maggio 2012

La truffa dell'acqua in bottiglia

Come hanno fatto a convincere la maggior parte della gente a bere esclusivamente acqua imbottigliata?
Eppure, l'acqua imbottigliata:
- costa da 250 a 2000 volte più di quella del rubinetto, egualmente potabile;
- a causa di leggi (appositamente) meno restrittive, quanto a potabilità è meno garantita di quella del rubinetto.
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In più, quando essa è distribuita in contenitori di plastica è sicuramente contaminata da sostanze tossiche, in particolare dal Bisfenolo-A e dagli Ftalati che hanno probabilità enormemente minori di giungere nell'acqua del rubinetto.
Questo secondo caso, che è purtroppo il più diffuso, crea inoltre enormi costi economici e sociali dovuti alla produzione ed al difficilissimo smaltimento dei contenitori di plastica.
Si limitassero almeno ad acquistare solo acqua in vetro sarebbe una scelta, se pur dicutibile, dei consumatori pagarla così cara rischiando che sia meno potabile di quella del rubinetto ma l'impatto ambientale indotto dalla plastica utilizzata è inaccettabile.

Rinnovo in questa sede la proposta di tassare queste scelte irresponsabili gravandole di 1€ al litro per l'acqua in plastica, da destinare alla modernizzazione ed alla manutenzione degli acquedotti e, possibilmente, all'abbattimento delle bollette idriche.
In più, non solo quella in plastica ma anche quella in vetro andrebbero tassate di un altro cent al litro per ogni chilometro di trasporto su tutta la catena (cioè dall'industria alla distribuzione paga il distributore, dal distributore al dettagliante paga il dettagliante, quando il consumatore l'acquista paga lui).
Queste sarebbero tra le pochissime tasse eque che un cittadino dovrebbe pagare senza fiatare.
Ed ecco un divertente ed istruttivo filmato che racconta la brutta storia della truffa dell'acqua imbottigliata.
Da notare che si tratta di una produzione USA e non a caso sul blog gemello HEYMOTARDnews ho avuto recentemente occasione di sottolineare come la società statunitense sia più avanzata della nostra non solo nel consumismo spinto ma anche nel risveglio della coscienza e come ogni fenomeno che si verifica nell'Unione americana, sempre più velocemente, si verifica anche da noi.
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articolo di riferimento: Cacciatori di tendenze
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