Si tratta di una proiezione basata su dati reali, in quanto tradizionalmente gli elettori repubblicani, a differenza dei democratici, preferiscono votare nei giorni lavorativi.
Ad ogni modo, in Florida, uno Stato ritenuto dagli analisti fortemente indicativo del risultato finale, Trump ha raccolto 130.000 consensi in più rispetto a quelli accreditati al suo omologo durante le precedenti elezioni.
In quell'occasione, il candidato repubblicano Romney perse le elezioni per 74.000 voti.
Mentre a Mosul, appena liberata dall'ISIS, i cristiani perseguitati pregano perché vinca Trump, anche in North Carolina l'alfiere repubblicano ha ottenuto più consensi del suo predecessore: ben 142.000.
Nella precedenti elezioni, Romney primeggiò in questo Stato per 97.000 voti.
I primi dati dunque confermano le proiezioni estrapolate dai sondaggi. Bisognerà vedere ora cosa s'inventerà il Sistema per ribaltare il volere popolare e se sarà sufficiente il lavoro svolto dalle macchinette truccate di Soros, i pulmann di plurivotanti organizzati ed i voti dei morti che, si sa, sono tutti per la Clinton.
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