martedì 26 aprile 2011

La guerra e la fisica


C'era da aspettarsela, ma ascoltare da un TG la notizia dell'ingresso in guerra dell'Italia contro la Libia è stata una cosa brutta e deprimente.
D'altra parte, era inevitabile che un Paese come il nostro, completamente privo di autonomia decisionale in quanto colonia statunitense a tutti gli effetti dal 1946 ed in ogni caso succube e fedele esecutore di qualsiasi disposizione giunga da oltre oceano, non partecipasse prima o poi in maniera attiva alla GRATUITA AGGRESSIONE ad un Paese sovrano così vicino a noi come la Libia, se ciò è cosa gradita ed utile agli USA. Oltretutto se delegano i nostri militari a compiere almeno una parte del lavoro sporco, oltre a dividere le responsabilità di questa ingiustificabile aggressione, dividono anche i costi delle operazioni. E sia chiaro che io [Tommy, ndr], come cittadino e contribuente italiano mio malgrado, non sono assolutamente d'accordo con questo ingresso in guerra e vorrei essere gentilmente esentato dal dover contribuire economicamente a questo ignobile spreco di denaro... .
In questo caso più che mai ci si rende conto che lo Stato, da parassita della società civile quale è, non è certo un'emanazione della volontà dei cittadini ma un organo gestito da privati intoccabili che a sua volta gestisce ricchezze “pubbliche” in maniera anche criminale senza darne conto ai veri proprietari.
Vergognosa (e sarà stato vergognosa anche per lui SE ha una coscienza) la giustificazione del presidente Napolitano che nel discorso riportato in TV sostiene in sostanza che l'Italia non poteva rimanere con la mani in mano dopo la feroce (?) REAZIONE del colonnello Gheddafi!
Come se la reazione ad un'aggressione o comunque ad un'ingerenza estera negli affari di Stato fosse una cosa da condannare!
Da un Capo di Stato mi aspetto infatti che difenda – anche con la forza ove necessario - gl'interessi della nazione e quindi anche i miei, non certo che stenda un tappeto di velluto a chi vuole impossessarsi dei beni pubblici!
D'altra parte, ancora, non c'è nulla di strano che in una nazione cattolica si dia per scontato in un discorso pubblico che una REAZIONE possa essere di per sé di valenza negativa.
Le Sacre Scritture (SS) suggeriscono infatti di porgere l'altra guancia all'aggressore, contrariamente agli istinti che tengono in vita tutti gli organismi viventi e anche alla... fisica delle forze che prevede come conseguenza più NATURALE del mondo una REAZIONE (almeno) uguale e contraria a qualsiasi FORZA che perturbi uno stato di quiete.
integralmente tratto da infoarchivio
approfondimenti:
- Le vere ragioni della guerra alla Libia