Anche quest'anno,
l'AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, raccoglie fondi
per i propri progetti con la vendita delle "arance della salute". Le arance sono
davvero "della salute", perché frutta, verdura e vegetali in generale sono da
consumare in quantita', per prevenire le malattie degenerative. Ma i fondi
raccolti dall'AIRC non sono molto "salutari" in quanto vengono in parte usati
per finanziare la vivisezione, vale a dire esperimenti su animali nei quali
viene indotta una malattia artificiale, quindi molto diversa da quella che si
genera spontaneamente, ed in più in una specie molto diversa dalla nostra.
In questi ultimi anni sono
iniziati ad apparire finalmente su varie riviste scientifiche internazionali
degli articoli di critica esplicita alla sperimentazione su animali. Ad esempio,
il numero di luglio 2007 di The Scientist pubblica un articolo molto
interessante ed estremamente critico contro la pratica della sperimentazione
animale nella ricerca medica e nello sviluppo di nuovi farmaci, intitolato: "Il
problema dei modelli animali - Perché i successivi test sugli umani non hanno
successo?". L'articolo, molto approfondito e circostanziato, mostra che le
difficoltà di usare i modelli animali per studiare le malattie umane derivano
oltre che dalle differenze metaboliche, anatomiche, cellulari tra gli umani e
gli altri animali, anche da altri aspetti, altrettanto ineliminabili. Ne emerge
un quadro assolutamente desolante, che dà ancora una volta ragione al crescente
movimento scientifico antivivisezionista.
"Chiunque voglia evitare di
donare il suo denaro per contribuire a una pratica non scientifica e non etica,
come quelle della vivisezione, ricordi che l'AIRC, come quasi tutte le
associazioni per la ricerca medica, finanzia studi su animali" affermano i
gestori di NoVivisezione.org, il portale dell'antivivisezionismo in Italia.
Dei 200 tipi di cancro che
colpiscono gli esseri umani, alcuni hanno delle similitudini con altre forme di
cancro che colpiscono altri animali, ma la loro natura è profondamente diversa,
in termini di cause, di effetti, di cure e di prognosi. Il cancro è
specie-specifico. Le differenze tra le specie sono evidenti sotto l'aspetto
molecolare, immunologico, e genetico. Dato un certo composto chimico, la sua
cancerogenicità sarà diversa nell'uomo e nelle altre specie. Basti pensare che
anche tra topi e ratti, infinitamente più simili tra loro di quanto lo siano
all'uomo, vi sono forti diversità: il 46% dei prodotti chimici cancerogeni per i
ratti non lo sono per i topi.
Eppure, stando alle ultime
statistiche del Ministero della Salute, negli ultimi anni vi è stato un
incremento nell'uso di animali nella ricerca di base: per quanto riguarda gli
studi sul cancro, dal 2000 al 2005 c'e' stato quasi un raddoppio del numero di
animali usati, si è passati da circa 70.000 a circa 124.000! Questi studi
servono solo a curare il cancro - artificiale - dei topi e dei ratti, non sono
certo utili ai malati umani.
Concludono i portavoce di
NoVivisezione.org: "E' dunque importantissimo scegliere per le nostre donazioni
una associazione che non finanzi la vivisezione, e parlare di questa situazione
con quante piu' persone possibile, invitando anche loro a non fare donazioni a
chi finanzia questa pratica. "
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