Questo non è un articolo ideologico, le ideologie le lascio a chi è privo di idee.
La divisione in razze di qualsiasi specie animale, a livello popolare è basata su dei raggruppamenti che si possono effettuare automaticamente in base a differenze morfologiche facilmente osservabili.
Queste differenze, nell'ambito di ogni specie sono dovute direttamente o indirettamente - a seconda di una visione più o meno darwiniana della questione - all'adattamento di ogni specie all'ambiente.
A livello genetico, degli esperti nel campo saranno in grado di riconoscere precisi ed inequivocabili marcatori caratteristici di ogni gruppo.
L'osservazione classica dei negazionisti in base alla quale si possono apprezzare più differenze genetiche tra individui che tra gruppi, lascia il tempo che trova perché le differenze di cui parlano non sono quelle significative ai fini di una classificazione razziale.
A livello medico, è noto che determinate patologie, ultima delle quali il Morgellons, colpiscono esclusivamente alcune razze e non altre.
A livello farmacologico, è noto come alcuni principi attivi siano pressoché inefficaci su alcuni gruppi umani mentre sono oggettivamente efficaci su altri. Non a caso, nella follia che accomuna i fautori del Nuovo Ordine Mondiale e quindi della supremazia di una razza su tutte le altre, si è arrivati allo sviluppo di vaccini selettivi in grado di colpire determinate razze (le più invise al Potere sono quelle nere) a beneficio di altre.
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Nonostante l'evidenza, una pericolosa ideologia priva di fondamento ma perfettamente funzionale al NWO si è fatta strada nell'ultimo secolo convincendo la parte buonista (ma non necessariamente buona) della coscienza collettiva che la specie umana - e solo essa, elevata oltre le altre creature - sia esente da qualsiasi divisione in razze, spianando così la strada a quello che una volta s'immaginava potesse essere il Melting Pot ma che oggi si va sempre più delineando come un tentativo di una razza, quella bianca occidentale o caucasica, di imporre la propria supremazia su tutte le altre.
E se si cancellano d'ufficio le differenze, nessuna razza potrà poi avanzare rimostranze sulla propria eliminazione selettiva e per di più potrà essere tacciata di razzismo se dovesse tentare di difendere il proprio patrimonio genetico.
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Questa è in realtà la grande truffa dell'inesistenza delle razze: un falso retaggio culturale che di fatto permette, ai maggiori detentori di Potere, di eliminare selettivamente le razze non rispondenti ai loro criteri impedendo loro di avere una coscienza e quindi un orgoglio di razza.
Parallelamente, la distruzione delle nazioni permette di operare lo stesso indebolimento sul tessuto culturale eliminando di fatto le etnie, classificazioni che a volte costituiscono dei sottoinsiemi delle razze ed in altre sono dei raggruppamenti trasversali alle razze, operati su base religiosa o culturale.
Una moneta unica, una lingua unica, una razza unica (la loro) ed un unico Nuovo Ordine Mondiale sono il sogno di una pericolosa elite che vede nelle differenze tra gli individui e tra i gruppi che possono formare, il più grande ostacolo per la realizzazione del loro delirio di onnipotenza.
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Razzista è dunque chiunque non sia in grado di apprezzare positivamente le differenze tra gruppi umani, realizzando, anche attraverso il negazionismo razziale, la supremazia della propria razza su tutte le altre.
Si consiglia di espandere la visualizzazione per una migliore lettura dei sottotitoli.
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