Il perverso mondo del capitalismo avanzato riesce a trarre vantaggi economici e di potere da qualsiasi cambiamento, poco importa se d'impatto positivo o negativo sulla società.
All'indomani del fatidico undici settembre, ad esempio, il prezzo dell'oro sul mercato schizzò verso l'alto e così fu a seguire per il prezzo del petrolio che aumentava di pari passo ai bombardamenti americani ed ai sabotaggi mirati ai pozzi di petrolio iracheno.
Ovviamente anche l'Industria della Guerra, forse la principale risorsa americana, trasse enorme vantaggio dal deliberato attacco all'Iraq, già programmato e preconfezionato ben prima della demolizione delle tre torri del WTC, a meno di non credere che governo americano e loro consulenti di guerra non siano effettivamente riusciti a vergare il Patriot Act (leggi: Atto di Aggressione Deliberata ad un Paese Sovrano) nel corso della notte tra l'11 ed il 12 settembre.
Quando la macchina da guerra USA si mette in moto (ma non mi risulta sia mai stata veramente spenta a partire dalle Guerre d'Indipendenza) avanza come una talpa meccanica in galleria: nessuna nuova informazione riesce a fermarla, così come la morte del capro Bin Laden dopo circa tre mesi dalle demolizioni e lo scioglimento di Al Queida nel corso dell'anno successivo non scalfirono minimamente l'andazzo dei programmi di guerra americani che avevano, come sempre hanno, come scopo principale quello di espandere il dominio americano e dare man forte alla propria economia.
E niente di meglio, per risollevare le sorti di un'economia nazionale, che danneggiarne un'altra.
Compreso questo, è chiaro che dati come il Prodotto Interno Lordo vanno interpretati con molta attenzione per comprendere se la società si stia evolvendo o semplicemente precipitando nel baratro della logica capitalistica. E per essa intendo una società in cui le barbarie e la metodica sopraffazione violenta dei meno difesi (economicamente e militarmente) sono la norma ed il presupposto.
Sempre attuale, il monito di Robert Kennedy sul PIL:
Compreso questo, auguriamoci che la gente cominci a comprendere che dati come il PIL e lo Spread non hanno nulla a che vedere con l'economia reale, il benessere, il potere d'acquisto della moneta, la sicurezza sociale e le prospettive per il futuro ma sono la linfa vitale della finanza, quella finanzia guerrafondaia ed imperialista che non dovrebbe avere nulla a che fare con le nostre vite.
Buon Natale, per chi ha intenzione di festeggiarlo nonostante tutto.