mercoledì 22 maggio 2019

Lassù (a Bruxelles) qualcuno ci odia

Mentre il giorno delle farsesche elezioni europee si avvicina, assistiamo al solito teatrino della magistratura che perseguita i dissidenti, il dilagare della censura, la repressione anche violenta delle idee, l'imposizione della neolingua ed i media di regime che ci avvertono di quanto pericoloso sia (per loro) il sovranismo e, tanto per confondere le idee dell'elettorato, si ostinano a definire "sovraniste" delle forze che sovraniste non sono.
Infatti ascoltiamo non solo dagli esponenti del governo giallomerde ma anche da  gran parte dei loro oppositori, polemiche e battibecchi insensati su quale sia la miglior ricetta per sottometterci definitivamente alla dittatura bancaria europoide e consolidarla in maniera irreversibile. In pratica i principali partiti litigano mediaticamente sulle modalità con cui perpetrare lo stesso identico piano: quello di cedere definitivamente tutti i residui di sovranità e ricchezze
nazionali al manipolo di banchieri e finanzieri che si definiscono indebitamente "Europa". Ma, litigando, danno effettivamente l'idea, agli elettori più ingenui (cioè la maggioranza degli italiani) di essere gli uni delle valide alternative degli altri.

In realtà i sovranisti - ovvero coloro che ci tengono al futuro della Nazione nonché a quello dei cittadini italiani - hanno solo tre scelte da operare e sono tutt'e tre extra-parlamentari. O più esattamente: a rigor di analisi politica, c'è solo un partito che ha delle idee ed un programma molto chiaro e sicuramente salvifico della Nazione: Casa Pound che fa del ripristino e dell'applicazione letterale della Costituzione del '48 la sua battaglia e non può esservi dubbio sul fatto che basterebbe il rispetto della Costituzione a riportarci in pochi anni a riacquisire il prestigio ed il benessere che avevamo brillantemente conseguito nel dopoguerra e mantenuto tra alterne vicende fino al Colpo di Stato CIA del '92 attuato mediante una magistratura eversiva collusa e collaborazionista col nemico.

Ma, per onestà intellettuale, bisogna ammettere che sul panorama nazionale ci sarebbero anche due alternative politiche a Casa Pound che condividono in parte le sue idee, una è per i patrioti vecchio stile i cui riferimenti comprendono anche la Chiesa (ma quale, quella che odia i sovranisti ed ama gli invasori islamici?) e si tratta di Forza Nuova che comunque si è distinta per le sue battaglie nel sociale. L'altra, per i nostalgici della Falce&Martello, è il Partito Comunista Italiano che purtroppo col suo nome presuntuoso non rinuncia a rinnovare il ricordo di un'ideologia - il comunismo - concepita dal sionismo americano per evitare la crescita economica della Russia e creare un'utile contrapposizione - fonte di continue tensioni sociali - col mondo capitalista. Bisogna in ogni caso tener sempre presente che il comunismo è stato in assoluto l'ideologia che ha apportato il maggior numero di morti nella storia e porta con sé un bagaglio ineludibile pieno di atrocità (anche in Italia dove ne abbiamo subite di inenarrabili da parte dei partigiani), di prevaricazioni, ingiustizie sociali, negazione della democrazia e del diritto d'espressione. Non sono certo casuali ma ideologici i comportamenti antidemocratici e violenti da parte degli Utili Idioti che galleggiano nelle cloache dei centri sociali in attesa di poter contrastare in tutti i modi la necessaria pressa di coscienza democratica della Nazione, disturbando i comizi, i cortei e le azioni di chi vuole difendere i cittadini e l'interesse nazionale. Comunque, per ciò che propone, il PCI potrebbe essere preso in considerazione dagli elettori ma la sua direzione dovrebbe prendere ufficialmente le distanze dalle sopracitate cloache disumane. Certo se la sua vera intenzione è quella di difendere i diritti dei lavoratori senza calpestare quelli dei loro datori di lavoro, perché bisogna sempre tener presente che il lavoro non nasce sotto i cavoli ma è creato - accettando enormi rischi e sacrifici - dagli imprenditori.

Articolo correlato: Il trilemma dei sovranisti