giovedì 7 dicembre 2017

Chi sta cambiando il mondo? Fautori di nuovi paradigmi - 4) Rosario Marcianò


Rosario Marcianò non sarebbe altro che un placido e comune geometra, consulente informatico di Sanremo, se non fosse che si tratta del più importante attivista e divulgatore italiano sul fronte del contrasto alle irrorazioni aeree clandestine mirate alla geoingegneria [vedi Accordo Italia-USA sulla Sperimentazione Climatica, Berlusconi-Bush, 2002] e ad altri scopi che è lecito supporre vista l'enorme gamma di effetti e funzionalità a cui si presta quella pratica nota, soprattutto a chi ne mette in dubbio l'esistenza, con la locuzione di "scie chimiche".

Il rischio che la maggioranza dei cittadini possa arrivare un giorno ad accorgersi che, su scala pressoché planetaria sono in corso da almeno 15 anni operazioni di modificazione climatica indotta - se non addirittura una vera guerra climatica -
sembra essere il problema dei problemi da parte del potere costituito. Prova ne sia che qualsiasi accenno alla questione in sedi mediatiche provoca l'immediata reazione dei censori e dei debunkers al soldo del Sistema, in maniera più aggressiva e potente che contro qualsiasi altra informazione relativa ad argomenti scomodi e potenzialmente destabilizzanti. E stiamo parlando di tematiche come precise responsabilità politiche nello sfacelo nazionale, alto tradimento dello Stato, reati contro la Costituzione, asservimento della magistratura e della politica ad interessi privati sovranazionali, reiterate condanne ad innocenti in assenza di prove (vedi più importanti casi mediatici di omicidio), partecipazioni anticostituzionali ad atti di guerra contro Stati sovrani (che tra l'altro ci costano decine di milioni di Euro al giorno oltre alla perdita di partner commerciali), soppressione etnica nei confronti del popolo italiano ed altri temi estremamente incombenti e scottanti ma di tutto si può parlare, per qualche verso, perfino di interferenze aliene che una volta erano l'argomento più censurato, tranne che delle "scie chimiche".
Ancor oggi, dopo tre lustri di evidenze conclamate, prove, un'enorme mole di documenti, ammissioni ufficiali ed interrogazioni parlamentari sull'argomento, c'è chi, inquadrato in una task-force governativa, si adopera ad oltranza, contro ogni logica ed evidenza, a negare l'esistenza del fenomeno.
Ma nell'interpretazione semantica della neolingua orwelliana ormai in uso, siamo ormai costretti a definire "complottismo" come l'esatto contrario di "ignoranza".
Di conseguenza, affermare e diffondere la verità è sempre più un atto rivoluzionario.