lunedì 12 giugno 2017

Elezioni: anticipiamo il ritardo

Speriamo che le ultime oscenità messe in atto dall'attuale malgoverno ineletto rappresentino solo dei colpi di coda di una bestia morente che sta cercando di fare terra bruciata dietro di sé.
Se ci sarà concesso di andare al voto, sempre dopo che avranno maturato (il 18 settembre) il vitalizio che i malgovernanti si saranno guadagnati con le loro immonde azioni, avremo la possibilità di spazzare via un'intera classe politica ed in particolare la formazione che maggiormente ha
rappresentato le forze sovranazionali che intendono distruggere il Paese. Mi riferisco ovviamente al Partito antiDemocratico ma ne avrei anche per Forza Italia ed altre formazioni parlamentari. C'è solo il rischio che la gente meno informata e cosciente regali il proprio consenso al PD.2 ovvero all'immobile Movimento 5 Stelle massoniche. In tal caso, ri-spianerebbero la strada al neoliberismo suicida che sta affliggendo il Paese da decenni e l'occasione di un riscatto per il Paese andrebbe sprecata.
Già andata perduta una grande occasione che poteva costituire l'innesco di un cambiamento epocale: mi riferisco al mancato apprezzamento a Genova della lista di Riscossa Italia facente capo a Marco Mori. Ma è anche normale (nel senso di consueto), in un Paese in cui le inerzie mentali impediscono cambiamenti radicali. Molti elettori delusi dall proprio partito preferiscono non andare a votare anziché riporre fiducia in un'altra formazione, scambiando la loro fede cieca ed integralista per coerenza.

Un altro paio di colpi bassi, gravemente lesivi per la Nazione, che abbiamo dovuto accusare senza possibilità di difenderci, sono stati in rapida sequenza la sottoscrizione del CETA da parte del perfido Gentiloni e la ratifica al decreto illegale ed anticostituzionale dei vaccini tossici obbligatori da parte del presidente della repubblica delle banane Napol... pardon Mattarella.

Ora, si smetta di parlare di elezioni anticipate perché è dal Colpo di Stato del 2002 che non abbiamo la possibilità di eleggere i nostri rappresentanti, visto che come dei semplici burocrati vengono ormai nominati a Washington in sede centrale del Partito Unico del potere.
Meglio tardi che mai, cerchiamo di votare - ove possibile - entro questo mese, al massimo entro il 17 settembre per evitare di dover pagare noi quei 30 denari guadagnati per tradirci.