martedì 23 agosto 2016

Fino a quando si sopravvive nel Paese dei divieti

In osservanza con quanto contemplato dal manifesto hitleriano del Mein Kampf, in Italia si stanno restringendo progressivamente ma inesorabilmente le libertà civili fino al punto che non sarà più possibile tornare indietro, come fossimo nelle spire di un boa costrictor.
E dobbiamo "ringraziare" i partiti e gli uomini di finta sinistra e l'idiozia peculiare del loro elettorato se in Italia sono passate senza critiche delle leggi degne della peggior destra.
Le stesse identiche leggi infatti, se fossero state proposte dalle finte destre avrebbero provocato una vera rivoluzione da parte degli stessi idioti di cui sopra, di quelle di cui ci sarebbe bisogno ORA e di cui non se ne sentiva il bisogno PRIMA.
Preciso che li definisco idioti perché
si tratta di idioti ovvero il contrario di "esseri raziocinanti".
Inutile stare a sindacare sulle evidenze: se sono
d'accordo con l'applicazione del Mein Kampf è probabilmente perché, soffermandosi sul colore della copertina, l'hanno scambiato per Il Libro Delle Guardie Rosse di Mao.In tutti e due i casi è dimostrato si tratti di idioti.

Nel nostro Paese è ormai vietato praticamente tutto ciò che non sia esplicitamente consentito e siccome non è (ancora) materialmente possibile prevedere tutte le sfumature del comportamento umano, per il momento il Sistema ci concede ancora un piccolo margine di sopravvivenza, forse per insufficienza di mezzi di controllo, nell'ambito del quale anche se commettiamo reati e violazioni dal momento in cui ci svegliamo (ma forse anche prima) fino a sera, conserviamo ancora un esile margine discrezionale.
In effetti, esattamente come accade per le imprese private fuori dal giro del Sistema (cioè quelle troppo piccole per farne parte), noi riusciamo a sopravvivere solo grazie alla non totale efficienza dei sistemi di controllo, altrimenti saremmo spacciati.
La cultura del divieto è talmente radicata nella dilagante mentalità italiota che qualsiasi problema sociale si presenti, anche in buona fede si crede possa essere risolto imponendo nuovi divieti!

Boris Makaresko
Per le imprese, qualsiasi economista degno di questo nome ma anche un semplice commercialista di paese, sa bene che a conti fatti per qualsiasi azienda privata senza una sana, doverosa e patriottica evasione fiscale è impossibile evitare il fallimento. Perché la politica fiscale è concepita per portare le imprese al fallimento. Gli ingenui addossano la colpa all'incapacità dei nostri governanti ma secondo me - parafrasando Boris Makaresko - la verità è che sono capaci di tutto, anche e soprattutto di agire contro i nostri interessi.

Allo stesso modo, una vita onesta e minimale è formalmente impossibile al cittadino medio se non in metodica violazione di diverse norme del vivere incivile come osservare leggi inique, pagare le tasse, non reagire ai soprusi e osservare le disposizioni più assurde e soffocanti.
Purtroppo, coercitivamente ed avvalendosi di manovalanza armata e investita di poteri temporali (non a caso definite Forze dell'Ordine, ovviamente il LORO ordine che corrisponde al nostro disordine esistenziale), il Sistema rimane in grado di estorcere il (non)dovuto anche anni dopo il misfatto ma almeno nel frattempo si è potuto sopravvivere.
Perché è questo che ci è ancora concesso: vivere è un'altra cosa.

Probabilmente, ogni scappatoia verrà definitivamente eliminata quando in nome di un'entità astratta ed improbabile denominata Europa(*), tutti i presidi burocratici saranno commissariati da agenti alieni al popolo italico che non avranno più alcun legame familiare, amicale o sentimentale nel nostro Paese ed allora la Legge sarà applicata pedissequamente senza tema di danneggiare il parente di qualche politico influente o di qualche magistrato, e allora verrà meno anche qualsiasi margine di sopravvivenza.
Un po' come la Eurogendfor al posto dei Carabinieri: ai primi non puoi neanche spiegare le tue ragioni, visto che facilmente potrebbero non capire neanceh la nostra lingua.
Delle avvisaglie di questa futura tendenza le stiamo riscontrando fin dalla comparsa in Parlamento di persone nominate non per la loro competenza politica ma unicamente in base criteri razziali o etnici fortementre discriminatori, il tutto per dimostrare - ma dimostra esattamente il contrario - che saremmo una società aperta. Aperta sì ma solo agli altri.

Preciso, ancora, che questo scritto non è dovuto alla mia (spero) temporanea incapacità di far fronte alle scadenze di questo mese, ma la cosa aiuta.

*) L'unica cosa bella che sia stata scritta sull'Europa: