giovedì 16 agosto 2018

Differenza tra uguaglianza ed equità

Un concetto che non è chiaro a tutti
Un concetto che non è chiaro a tutti e che dovrebbe far comprendere - ad esempio - che un sentimento come quello che viene definito "razzismo" dalla neolingua, considerato sotto un'altra ottica, consiste nel semplice riconoscimento oggettivo della biodivesità umana. Se nella prima immagine avessimo a che fare con tifosi appartenenti a tre razze diverse due delle quali caratteristiche dell'etnia watussa (notoriamente formata da individui dalla statura oltre la media) e pigmea, dotandoli di cassette della stessa altezza, non permetteremmo ai pigmei di osservare l'evento oltre la staccionata.
Lo stesso potrebbe verificarsi in un campione formato da individui della stessa razza ma di età diversa: un bambino piccolo rimarrebbe escluso dalla visione.
Ma questa è la conseguenza della mentalità ottusa che propugna una cieca uguaglianza, un concetto che non tiene conto delle diversità e pretende di livellare l'umanità in conformità di una media che ricorda quella suggerita da Trilussa riguardo il pollo a testa... .
Una sana equità, invece, tiene in considerazione le tante meravigliose ed interessanti differenze che caratterizzano la specie umana come: il dismorfismo sessuale, le differenze culturali, quelle fisiche, i gusti, le tendenze, le vocazioni, le attitudini, le variabili ambientali e perfino della tolleranza a climi estremamente caldi o estremamente freddi!
Inutile cercare di dimostrare per sofismi che le razze non esistono: un negro d'Africa nera (uso il termine "negro" nel pieno rispetto del gruppo razziale al posto del discriminatorio "nero") con le sue narici dilatate e la grande superficie di pelle rispetto alla massa corporea avrebbe serie difficoltà di sopravvivenza in climi artici e viceversa un eschimese si brucerebbe la pelle e morirebbe di caldo nel centro Africa stante anche la minore disponibilità di ghiandole sudoripare sulla schiena (le razze eschimesi, perfettamente adattate all'ambiente sudano principalmente dal volto e quasi per niente dalla schiena). Chi non è d'accordo con la mia visione delle cose, non solo è contro Madre Natura ma è anche contro l'Uomo ovvero anche contro sé stesso.