giovedì 20 giugno 2019

Oxford propone una tassa sulla salute

L''Università di Oxford propone di supertassare del 20% le carni merceologicamente definite "rosse" e di ben il 110% i suoi derivati insaccati e conservati, tutto ciò per compensare i costi sociali di patologie cardiovascolari, cancro e diabete, tutte causate - com'è noto e scientificamente comprovato da almeno 80 anni - da una dieta eccessivamente ricca di zuccheri sul modello ad esempio della nefasta Dieta Mediterranea. Ricordiamo che gli studi di Keys e di altri ricercatori privi di scrupoli, furono commissionati e sovvenzionati dal cartello dei produttori americani di zucchero per sviare sui grassi tutti i danni causati dal consumo di zuccheri. Ciò accadeva nel 1950 e siamo ancora qui a discutere della carne... di "bufala" che provocherebbe tutte le malattie causate in realtà da un eccesso di zuccheri!
L'eccesso di zuccheri - e di patologie correlate - è in continuo aumento anche
grazie alla diffusione della religione vegana (la descrivo "religione" perché ne ha tutte le caratteristiche, non possedendo alcun fondamento scientifico). Ricordiamo che se è vero che la nota ricerca farlocca ha The China Study ha concluso - con una ricerca per nulla oggettiva - che un eccesso proteico può indurre patologie tumorali, è anche vero che la proteina utilizzata in megadosi (quindi non fisiologiche) nell'alimentazione delle cavie di laboratorio è stata la caseina e non certo altre di origine animale! Che la caseina non sia una botta di salute per noi lo sappiamo da tempo e per questo sono sconsigliati i latticini che la contengono, quindi il "China" non ha scoperto nulla di nuovo e peraltro non ha neanche stabilito un nesso tra il consumo di carne ed il cancro.

Parliamoci chiaro: non esiste alimento più sano della carne cosiddetta "rossa" perché proveniente da mammiferi di grossa taglia che hanno costituito il principale alimento dell'Uomo fin dalla sua comparsa sulla Terra. Anzi, a dirla tutta ci sarebbe un alimento ancora più sano della carne di per sé ed è la sua componente grassa, unica protagonista del ciclo di Krebbs da cui ricaviamo energia "pulita" per il nostro corpo.

Se per il diabete e le patologie cardiovascolari si fa veramente molta fatica a capire su quali argomenti si basino le opinioni di Oxford, ,lcune critiche poco oggettive assegnano alle carni presunta cancerogeneità in base a considerazioni del tutto relative.
Eccone due:

1) Sviluppo di acrilammine e benzopireni cancerogeni durante la cottura della carne: vero, com'è vero per qualsiasi altro genere edibile perché lo sviluppo di tali sostanze dipende essenzialmente dalla temperatura di cottura, non strettamente dalla natura degli alimenti. Quindi anche il pane semplicemente cotto sviluppa tali sostanze, peggio ancora se tostato come anche per il caffè, per le verdure grigliate o qualsiasi altra cosa "saltata in padella" magari con l'ausilio di oli vegetali a basso punto di fumo come olio d'oliva che rimane un eccellente alimento quando è crudo ma dai 170°C in su sviluppa sostanze tossiche. Per friggere, il miglior grasso rimane sempre lo strutto di maiale, il cui punto di fumo (quindi sviluppo di sostanze tossiche) si pone ben più in alto, a 260°. Anche il burro meglio ancora se chiarificato è un grasso di cottura migliore di qualsiasi olio vegetale. Tornando alla cottura, bisogna tener presente che la carne può essere mangiata anche lessa, quindi senza sviluppo di sostanze tossiche e perfino cruda quando è fresca e di buona qualità, cosa che non si può certo fare con cereali e legumi che se non adeguatamente idratati e cotti risultano per noi assolutamente indigeribili, oltre che veicoli di diverse sostanze tossiche per il metabolismo.

2) Contenuto di nitrati nella carne conservata. I nitrati, che già a contatto con la saliva si trasformano in nitriti e poi in nitrosammine cancerogene durante la digestione sono utilizzati per alcuni tipi di conserve di carne con generica esclusione dei prosciutti crudi, bresaole ed alcuni altri salumi che, anche per scelta etica e salutistica del produttore, vengono confezionati senza l'utilizzo di nitrati. Ma se qualcuno ha paura dei nitrati, dovrebbe sapere che alcune verdure a foglia verde come bietole, broccoli e spinaci hanno un contenuto naturale di nitrati superiori nell'ordine di un centinaio di volte rispetto a quelli che si possono trovare in alcune conserve di carne, quindi come la mettiamo: sconsigliamo l'uso di alcuni salumi per i nitrati e non di alcune verdure che ne contengono 100 volte in più?

Come al solito, le campagne terroristiche colpiscono solo i poveri di spirito, e rimanere in salute costa sempre di più.