giovedì 27 dicembre 2018

La Sinistra è alla frutta. Anzi alla Nutella


Mentre la nazione sta rapidamente scivolando nel baratro della dittatura bancaria europea, nel Paese (potenzialmente) più ricco del mondo ci sono milioni di poveri in continuo aumento, l'immigrazione massiva di giovani maschi stranieri continua a  scombussolare l'equilibrio sociale, l'ordine pubblico nonché il decoro e la decenza sono in continuo peggioramento, vaccini tossici più dannosi che inutili vengono inoculati per legge, beni pubblici e privati continuano ad essere svenduti a stranieri soprattutto francesi e cinesi, ecco che dal deserto ideologico in cui si trova la sinistra italiana arriva una denuncia
contro la colazione di un capo di governo. Sicuramente il frutto di un'azione politica concordata dai vertici della cloaca ideologica italiana per eccellenza.
Fortunatamente, in Italia c'è almeno una forza politica che ha raccolto e si batte per le idee nobili della sinistra ma il problema è che il 99,1% degli elettori non se n'è ancora avveduto; vedremo nel prossimo futuro.

Per contro, va detto che l'assist (oggi si dice così) di Salvini alla Nutella non era proprio necessario visto che tale prodotto gode già di un consenso patologico da parte della stragrande maggioranza degli italiani, tanto da aver reso il defunto titolare della Ferrero l'uomo più ricco del Paese. In questo contesto, che un Ministro della Repubblica si abbassi a fare da testimonial (eh, si dice così) per un prodotto dolciario, per giunta in un Paese in cui il diabete e le patologie infiammatorie ed autoimmuni sono in continuo aumento, mi sembra davvero assai politicamente scorretto e del tutto sconveniente: Salvini ha ricevuto consensi per portarci fuori dall'Europa e bloccare le vaccinazioni tossiche, non per suggerirci delle pessime colazioni.

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