mercoledì 29 novembre 2017

Difendersi dalle Fake News


Da sempre, l'informazione libera e veritiera è il primo nemico dei regimi totalitari consolidati o in via di consolidamento come in Italia.
E' chiaro che in vista delle anelate elezioni, negate al popolo italiano fin dal colpo di Stato soft che costrinse Berlusconi ad abdicare dal suo mandato elettorale, il potere si dia da fare per escogitare tutte le maniere possibili - in barba alla Costituzione - per censurare le voci non allineate sostituendole con pacchetti discreti di fake news di regime atte a fornire una visione distorta della realtà e condizionare a proprio favore l'opinione pubblica o almeno di quella parte della popolazione meno scaltra ed informata.

Copiando il peggio dalla corrotta e decadente società statunitense, dopo Halloween, i Black Friday ed altre amenità consumistiche, i criminali che
sostituiscono quelli che dovrebbero essere i nostri legittimi governanti, si sono adeguati da tempo al modello americano che vede la quasi totalità degli organi di (dis)informazione totalmente asserviti e controllati dal potere.
I media di regime italiani, in molti casi non devono neanche affrontare la fatica di confezionare ad arte delle false notizie perché si limitano a tradurre, nella nostra lingua, le falsità propagandate da media USA come la famigerata CNN o da secolari organi di propaganda come il New York Times.

Come difendersi?

Il primo suggerimento - quello più drastico e radicale - sarebbe quello di tenere spente radio e televisione, non fosse per il fatto che, conoscendo le notizie così come confezionate dai media di regime, è più facile scartare, da quelle reperite in rete, le notizie che appaiono tendenziose e confezionate allo stesso modo.
Ad esempio, TUTTE le notizie che riguardano guerre americane di aggressione e conquista in corso, sono viziate da punti di vista a dir poco partigiani conditi da vere e proprie fiction cinematografiche atte a ribaltare le apparenti responsabilità degli eventi. In tal modo gli aggressori appaiono liberatori (e ne sappiamo qualcosa anche noi in Italia...), gli Stati sovrani diventano Stati-canaglia, le stragi ben pianificate di civili sono sempre attribuite - contro ogni logica - alla resistenza interna allo Stato aggredito nonostante, da Hiroshima&Nagasaki in poi, sappiamo bene quali sono i primi da sospettare quando si verificano atrocità di tale portata.
Quindi vale la pena di ascoltare o leggere superficialmente ciò che hanno da propagandare i media di regime per poi verificare le notizie da fonti attendibili in modo da coglierne l'essenza più vicina alla realtà.
E' assolutamente vero che la rete è infestata da bufale e fake news: sono le stesse che passano i media principali oltre a qualche altra proveniente dalla stessa matrice ma diffusa appunto per screditare l'attendibilità della stessa rete, dimenticando che la veridicità di una notizia non dipende dal mezzo usato per diffonderla ma dalla fonte.

Tempo permettendo - perché le nostre vite sono organizzate dal Sistema in modo da sottrarci tutto il tempo possibile - una seconda difesa immunitaria  dalle notizie patogene, sarebbe quella di rinforzare i nostri anticorpi culturali studiando almeno i fondamenti di materie come la fisica e la fisiologia umana, la scienza dell'alimentazione, la tecnologia di frontiera, eccetera in modo da capire immediatamente se una determinata posizione o imposizione da parte del governo e dei media ad esso collegati, hanno un fondamento logico e scientifico o sono concepiti allo scopo di distorcere la realtà.
Esempi ne possiamo rilevare quotidianamente dagli stessi lanci dei giornali che possono apparire falsi o tendenziosi ancor prima di andare a leggere l'intero articolo, se si possiedono adeguati strumenti analitici.
In realtà un po' tutte le notizie - almeno quelle maggiormente evidenziate - sono confezionate in modo da ottenere un effetto immediato ed uno collaterale consistente nell'inoculazione subliminale di un germe di condizionamento intellettuale.
 Uno degli esempi più eclatanti è costituito dall'utilizzo dell'orrendo neologismo "femminicidio" che, appresso ad una psicosi di massa, sta condizionando direttamente l'ambito legislativo che si sta affannando a risolvere, con la solita sequela di leggi restrittive della libertà e dei diritti civili, un problema di per sé inesistente come fenomeno emergente, visto che gli stessi dati pubblicati dal Ministero degli Interni lo certificano in diminuzione spontanea dal 2005, ben prima che fosse utilizzata la sua definizione corrente.
Le stesse statistiche danno invece in aumento i delitti di sangue perpetrati da donne ai danni di uomini ma nessun media ne parla, chissà perché... 

Con un minimo di preparazione (la conoscenza di pochi elementi e parametri basilari) in materia di fisica dell'atmosfera, è estremamente facile avvedersi dell'evidenza delle irrorazioni aeree spesso in corso nei nostri cieli ("nostri" per modo di dire visto che statunitensi, francesi ed israeliani svolazzano indisturbati loro sulle nostre teste compiendo impuniti qualsiasi genere di operazione). E invece ancor oggi, dopo circa 15 anni di letteratura a riguardo, dimostrazioni inoppugnabili e addirittura ammissioni a livello ufficiale, c'è chi si dimostra ostinatamente negazionista nei confronti di questo fenomeno più che acclarato ed evidente. L'idiozia è una barriera insormontabile ma l'ignoranza no: basta studiare ed informarsi prescindendo dai condizionamenti. Per questo non biasimo gli idioti ma gli ignoranti.

Le notizie di regime riguardo l'economia sono in gran parte false e la cosa è certificata da dati facilmente riscontrabili: non esiste alcuna ripresa, disoccupazione, povertà e pressione fiscale sono in costante aumento, il Paese è in recessione rispetto ad altri Paesi che crescono più rapidamente, infatti da 4a potenza mondiale che eravamo fino ai tempi precedenti il Colpo di Stato CIA del '92, siamo precipitati all'8° posto ed ancora in caduta libera con Paesi che, rispetto a noi, già si trovano... in corsia di sorpasso!
Molti italiani si consolano con un punto e virgola di aumento del PIL ignorando che ci sono Paesi che neanche prendiamo in considerazione il cui PIL aumenta a passi del 150% all'anno.
Non sono illazioni ma dati di fatto:
 1) E' vero che il PIL sia stato rilevato in leggera crescita ma è ancor più vero che nel corso dell'anno di riferimento si sono verificati in successione terremoti, inondazioni ed incendi dolosi di portata inaudita che, sommati all'indotto generato dallo sporco affare dell'immigrazione, hanno contribuito in maniera determinante all'incremento del PIL (se sapete cosa significa esattamente Prodotto Interno Lordo). PIL infatti non equivale automaticamente a produzione industriale o ad aumento della ricchezza e non influenza direttamente - né ne è influenzato - il numero di posti di lavoro. Infatti la disoccupazione è in aumento soprattutto nella fascia più a rischio che è quella degli ultracinquantenni che, a differenza dei più giovani, devono più spesso sopportare l'onere di mantenere una famiglia (di cui magari gli elementi più giovani sono altrettanto disoccupati).
 2) Attualmente 11 milioni di italiani risultano impossibilitati ad accedere a programmi di cura anche se questo è spesso colpa loro perché conducendo una vita salubre a partire da una corretta alimentazione, è estremamente improbabile ammalarsi di qualunque patologia. Ma il dato più preoccupante è che del campione preso in esame, 6 milioni risultano in uno stato di indigenza che il governo non si preoccupa assolutamente di lenire sperperando per contro senza problemi di coscienza, enormi mezzi a favore di giovani maschi stranieri nullafacenti a danno del Paese visto che proprio nella loro fascia di età, gli stessi italiani già enumerano una differenza di circa un milione di individui maschi in più delle femmine. Ma questa è un'altra storia.
 3) La pressione fiscale è in costante aumento e, sommata anzi moltiplicata alla crescente burocrazia, va a costituire un ostacolo spesso insormontabile per l'imprenditoria e quindi una forte componente di dissuasione per chi ha un'impresa o vorrebbe crearne una. Per inciso, va ricordato che sono gli imprenditori a creare dal nulla posti di lavoro: sembra una cosa ovvia e scontata ma bisogna considerare che una gran fetta di italiani hanno subito un condizionamento sinistro che impedisce loro di rendersi conto di questo dato di fatto. Per strada e nelle piazze siamo abituati a vedere da decenni intere masse che invocano lavoro ma che allo stesso tempo odiano e combattono chi inventa il lavoro retribuito considerandolo proprio nemico: un controsenso evidente ma non per questo percepito nella sua assurdità.
La pressione fiscale e la paranoica caccia all'evasore danneggiano l'economia più di ogni cosa in quanto finiscono direttamente per abbattere la domanda interna e diminuire la quantità di denaro in circolazione e, indirettamente ma neanche tanto, a diminuire i posti di lavoro (e quindi le aspettative di reddito) a causa di imprese costrette a chiudere o a trasferirsi - giustamente - in Paesi attenti alla loro economia. Lo ha fatto perfino la FIAT nonostante sia stata storicamente foraggiata a fondo perduto dai governi che si sono succeduti anche in tempi antecedenti al Colpo di Stato del '92. La FIAT si è comunque giovata non poco delle svendite di Stato al peggiore offerente accaparrandosi fior di industrie nazionali. Ma anche questa è un'altra storia.

L'elenco potrebbe continuare a lungo ma, alla luce di quanto esposto, può apparire chiaro il messaggio di fondo che intendo veicolare: possiamo essere adescati e presi in giro solo se siamo sufficientemente ignoranti. Una formazione di base scevra da condizionamenti politici o religiosi può da sola determinare la nostra immunità alle fake news propalate dai media di regime e di riflesso da quella parte della rete asservita ai suoi scopi. Scremata della sua parte malefica, la rete è ancora in grado di informare correttamente ed in maniera veritiera, alcuni dei tanti siti affidabili sono indicati da sempre nella colonna laterale di questo blog e per quanto riguarda la TV, posso limitarmi a suggerire la rubrica Notizie Oggi diffusa da Canale Italia dalle 6 alle 9 di mattina e disponibile in rete, in cui sono invitati a parlare e ad esprimere liberamente il loro pensiero sia rispettabili e sempre nuovi ospiti in studio che telespettatori tramite telefonate o messaggi. Cosa che, in un panorama di crescente censura o politicamente corretto (che è la stesa cosa), non è affatto poco!