venerdì 15 settembre 2017

Allarme son fascisti!


Archiviato storicamente da oltre 70 anni il fascismo, che oggi sopravvive ormai come spauracchio e capro espiatorio di tutti i problemi del mondo solo nelle menti riprogrammate dal Pensiero Unico, il problema odierno appare il dilagare epidemico della paranoia antifascista, una vera patologia psichiatrica in assenza conclamata di una deriva fascista.
Col disegno-legge presentato dall'impresentabile parlamentare ineletto Fiano, l'attuale malgoverno nazi-comunista filosionista intenderebbe perseguire non solo - tra gli altri - i collezionisti di francobolli e monete con le effigi STORICHE del ventennio ma perfino una gestualità che possa richiamare tali tempi andati!
Per inciso non si comprende, dal punto di vista logico, perché, in una campagna moralizzatrice di stampo dittatoriale non si siano messi
all'indice anche i richiami al comunismo, una dottrina che quanto a milioni di morti non è stata storicamente seconda a nessuno, e perché in Italia siano consentite le associazioni partigiane nonostante durante la guerra, oltre a tradire la Patria, si siano macchiate di inenarrabili atrocità fatte di ruberie, stupri, torture ed omicidi ai danni di stessi connazionali! Una vergogna che andrebbe sepolta nell'oblio della storia assieme al fascismo anziché pedissequamente richiamata ad ogni anniversario dell'occupazione americana.
Ed ecco oggi che si assiste all'assurdo che a rinfocolare sistematicamente la memoria del fascismo siano gli antifascisti, i veri odierni "nostalgici" dei tempi andati con un occhio aperto sugli errori del fascismo (condensabili in una mal riposta fiducia negli inglesi) e l'altro completamente cieco all'enorme mole di aspetti positivi.
Lo dico per loro: cercate di far dimenticare il fascismo agli italiani non evocandolo più: non siate nostalgici! Perché se i cittadini cominciano ad informarsi - chessò, per curiosità o anche solo per puro spirito di contraddizione - su ciò che fu storicamente il fascismo in Italia, potrebbe scoprire che la storia narrata dai vincitori non è esattamente quella riportata sui libri della Cattiva Scuola dei nostri giorni.

Mio padre, in tempo di guerra, che prende in giro il Duce
Mio padre era una persona di spirito e non mancava occasione per trovare il lato comico della vita anche in situazioni drammatiche. Nella foto di cui sopra lo si può vedere, cerchiato in rosso, Tenente Medico in tempo di guerra imitare senza paura la classica posa che Mussolini assumeva nei suoi discorsi (in PNL è definita "posa della padrona di casa" o "della massaia").
Oggi - non allora - nelle menti malate dei politicanti che Washington ci ha assegnato, un comportamento del genere sarebbe da perseguire col carcere.

Vota Antonio!

Ai sensi del delirante disegno-legge in questione, Lo stesso Totò sarebbe passibile di arresto per le sue esilaranti imitazioni mussoliniane; una per tutte, basti ricordare la celebre gag di "Vota Antonio, vota Antonio!".
Mio padre combatté per la Patria - giusto o ingiusto che fosse il presupposto della guerra in corso - sul fronte greco-albanese mentre questi politici totalmente abusivi, invece di fare gli interessi del Paese, lavorano sistematicamente contro di esso. I tempi sono cambiati, gli italiani pure, una volta era normale essere normali, oggi è normale essere anormali, i colpevoli si ergono a giudici ed i giusti vengono messi alla sbarra.
Piccola appendice: è di ieri la notizia che la magistratura abbia bloccato i conti della Lega, il partito che in questo momento maggiormente preoccupa il potere, anche se non è quello più incisivo e radicalmente rivoluzionario.
Nulla di nuovo sotto il sole italiano: negli Anni di Piombo c'era quella vergogna di Soccorso Rosso, per il Colpo di Stato CIA del '92 si organizzò Mani Pulite, per allontanare l'ostacolo Berlusconi se ne inventarono di tutti i colori, ora per fermare la Lega le si bloccano i conti. Sempre di un soccorso rosso sembra trattarsi, magari nel frattempo arricchitosi di qualche stella e qualche striscia bianche, ed uno sfondo blu.


Beh, ho citato due volte Ennio Flaiano, allora provvedo per par condicio a citare una seconda volta anche Antonio De Curtis in arte Totò che oggi ad ogni Onorevole Trombetta che propone leggi antifasciste potrebbe a piena ragione raccomandare: